[1] Da Wikipedia: “L’economista neozelandese Alban William Phillips (1914 – 1975), nel suo contributo del 1958 ‘The relationship between unemployment and the rate of change of ...
[1] Questa è l’ultima newsletter di Krugman, una nuova serie di interventi che finalmente inizio a tradurre (le precedenti, ...
Il deficit del bilancio americano, in gran parte a seguito dei tagli fiscali alle impresa e ai ricchi, è arrivato vicino ai 1.000 miliardi, con un aumento di 300 miliardi in un anno. Con Obama, un evento del genere avrebbe provocato isteria, ma quell'isteria è selettiva. Si fanno terzi gradi ai democratici che propongono un aumento dei programmi sociali, ma la reazione all'esplosione del bilancio con Trump consiste in sbadigli. Da parte di coloro che erano i principali artefici dell'isteria passata, e in primis dei media dell'informazione, che sui temi del bilancio usano due pesi e due misure. In effetti, quel deficit non doveva e non dovrebbe provocare isteria: i principali economisti hanno dimostrato che l'apprensione del passato era esagerata. Ma perché consentire tanta faziosità?
La sostanziale delusione dei tagli alle tasse del 2017 - se non per i pochi che ne hanno tratto dividendi, almeno per gli investimenti ed i salari - e le preoccupazioni delle imprese per gli effetti della guerra commerciale con la Cina, hanno compromesso la speranza trumpiana di arrivare alle elezioni del 2020 con un economia col vento in poppa. In realtà, nelle imprese oggi domina una grande incertezza che provoca un stallo degli investimenti e di programmi. Probabilmente accentuata dalla crescente sensazione che Trump e la sua squadra siano gente strana.
[1] L’economia della piattaforma è l’attività economica e sociale facilitata dalle piattaforme. Tali piattaforme sono in genere matchmaker online o framework tecnologici. Di gran lunga ...
Ci sono alcune ragioni per le quali l'obbiettivo del Medicare-per-tutti - ovvero la eliminazione negli Stati Uniti delle assicurazioni private - è problematico. La principale è che la maggioranza degli americani è oggi coperto da tali assicurazioni, e tra essi molti lavoratori, spesso con un costo a carico dei loro datori di lavoro. Potrebbero aver paura di un salto nell'ignoto? Elizabeth Warren ha aderito a tale obbiettivo, probabilmente per non compromettere il consenso di coloro che simpatizzano per Sanders. Ma sinora questo le ha creato non poche difficoltà, nello spiegare i costi per i contribuenti (che, del resto, sarebbero compensati dalla fine di polizze assicurative sanitarie costose). Adesso la Warren ha promesso una spiegazione nel dettaglio della sua proposta. Riuscirà a proporre una spiegazione abbastanza flessibile da fugare i timori di una parte rilevante dell'elettorato?
Nel recente dibattito delle primarie dei democratici, un tema affrontato da quasi tutti in modo deludente (l'eccezione è stata Bernie Sanders)è stato quello dei pericoli dell'automazione. Si tratta di una debolezza duplice: anzitutto non si tiene conto della storia. Anche negli anni '50 si faceva un gran parlare dei rischi delle tecnologie, e in effetti la agricoltura e il manifatturiero ebbero una grande cambiamento. Eppure vennero anni di spettacolare progresso per i lavoratori. La seconda ragione, è che l'ossessione per la tecnologia è assai funzionale alla politica dei centristi, è una fantasia con la quale si sfugge ai problemi veri della politica.
[1] Euromaidan (in ucraino: Євромайдан?, traslitterato: Jevromajdan; letteralmente Europiazza) è una serie di manifestazioni originate in Ucraina nella notte tra il 21 e il 22 novembre 2013 all’indomani della sospensione da parte del ...
[1] L’espressione transfer pricing identifica il procedimento per determinare il prezzo “congruo” (o “transfer price”) in un’operazione avente ad oggetto il trasferimento della proprietà di beni/servizi/intangibili avvenuta tra ...
In un recente discorso il procuratore generale William Barr ha dichiarato che la causa principale dei guai dell'America - malattie mentali e violenza incluse - è il secolarismo, ovvero l'irreligiosità. Strano per colui che dovrebbe anzitutto difendere la Costituzione, che stabilisce la totale libertà dei convincimenti religiosi, compresi quelli che non sono affiliati a nessuna religione. Non tanto strano, se si pensa ai problemi che assediano Trump nelle ultime settimane.
Alcune settimane fa Trump, in risposta a critiche che segnalavano le sue 'stranezze', disse che invece lui era proprio "un genio molto stabile". Fortunatamente non è così, e la sempre più arrischiata autodifesa nella vicenda dell'impeachment, lo dimostra. Ma questo articolo non è consolatorio, perché la marcia verso l'autocrazia, senza questi difetti di Trump, rischiava di essere inarrestabile.
[1] La “Regina Rossa” è un personaggio del racconto di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”. È un personaggio della scacchiera nel gran gioco ...
Coloro che negli anni passati hanno frainteso nel modo più clamoroso gli indirizzi della politica americana sono stati i centristi. Non i seguaci tetragoni di Trump, che sono sempre più senza prospettive; ma quelli che sostenevano che, pur non essendo Trump uno stinco di santo, non c'era grande differenza tra repubblicani e democratici. E di questo gruppo fa parte anche Joe Biden, che continua a considerare Trump come una aberrazione e a non vedere perché i due partiti non possano collaborare con ragionevolezza. Sembra che questa componente, non rilevante da un punto di vista elettorale ma con un discreto seguito nelle elite e nei media dell'informazione, alla fine stia uscendo - con gli eventi di queste settimane - dal suo negazionismo.
Pagina successiva »