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La politica paranoide diventa virale, di Paul Krugman (New York Times 2 marzo 2020)

 

Mar 2, 2020

Paranoid Politics Goes Viral

By Paul Krugman

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We still don’t know how much damage Covid-19 — the coronavirus disease — will do, but it’s reasonable to be very concerned. After all, it appears to be highly transmissible, and it is probably a lot more lethal than ordinary flu.

But not to worry, say right-wing pundits and news organizations: It’s all a hoax, a conspiracy by the liberal media to make Donald Trump look bad. Administration officials and Trump himself have echoed their claims.

These claims are, of course, crazy. Among other things, Covid-19 is a global phenomenon, with major outbreaks ranging from South Korea to Italy. Are the South Korean and Italian media also part of a conspiracy to get Trump?

This craziness was, however, entirely predictable to anyone who has been following right-wing politics. It’s just the latest battle in a long-running war on truth, on the very idea that there exists an inconvenient objective reality.

In the case of Covid-19 the usual suspects were, in part, engaged in projection. After all, they themselves engaged in a concerted effort to politically weaponize the 2014 Ebola outbreak against Barack Obama, whose response was in reality smart and effective. By the way, in the aftermath of that outbreak the Obama administration put in place measures to deal with future pandemics — all of which Trump scrapped.

But as I said, virus denial is just the latest battle in a long-term war on truth.

Remember, conservatives have spent decades denying the reality of climate change, insisting that it’s a gigantic hoax perpetrated by a vast international scientific conspiracy. And as the signs of climate catastrophe multiply, from wildfires in Australia to drought in California, climate denial has only strengthened its grip on the G.O.P. On the eve of the 2018 midterms, a survey found 73 percent of Republican senators denying the scientific consensus that man-made climate change is happening.

Or consider how many on the right reacted after their dire predictions of hyperinflation under Obama failed to pan out — not by admitting that they were wrong, but by insisting that the numbers were being cooked. And I’m not talking about fringe figures, I’m talking about people conservatives consider leading intellectuals.

Now, this kind of conspiracy theorizing isn’t exclusively the province of the right. You can, for example, see some similar tendencies in Bernie Sanders’s team. It was dismaying to find a senior Sanders adviser declaring that all those disagreeing with proposals for a wealth tax — which, by the way, I support — “are the types of groups and academics that are funded by the powers that be, the establishment, the billionaire class.”

The thing is, while corruption by big money does happen — it’s the main force keeping zombie ideas alive — it doesn’t lie behind every policy dispute. Sometimes serious analysts just disagree. And it’s worrying that some of the Sanders people can’t tell the difference.

But the right is where the paranoid style goes hand in hand with real power, and can do real damage. Indeed, it can be deadly.

This is obvious when it comes to climate change, where conspiracy-theory-fueled denial plays a big role in blocking action, and hence poses an existential threat to civilization.

At first, it wasn’t clear whether right-wing paranoia was also hampering the response to Covid-19. But recent reporting makes it clear that one major reason the U.S. has lagged far behind other countries in testing for the coronavirus — an essential step in containing its spread — was that Trump didn’t want to believe that there was a crisis. After all, recognizing that we face a serious problem might hurt his beloved stock market.

This desire to minimize the danger to the market distorted the whole government response to the outbreak. Some have drawn parallels to the run-up to the Iraq war, when the Bush administration’s evident desire to be given a rationale for war skewed intelligence toward seeing nonexistent weapons of mass destruction.

In today’s case, analysis was skewed toward not seeing a threat — and the skew was enabled, in part, by claims that all the evidence that there was, indeed, a threat was a hoax perpetrated by the liberal news media.

And there is little evidence, even now, that the Trump administration is taking the reality of Covid-19 seriously. While the administration is finally asking for additional funds to fight the disease, the sums it has suggested seem grotesquely inadequate.

Trump allies are already denouncing his critics for “politicizing” the outbreak; Donald Trump Jr. has accused Democrats of wanting to see millions die. But it was actually Trump who politicized the virus, by downplaying the danger.

It’s true that Democrats are criticizing Trump’s actions, suggesting that his refusal to accept responsibility for, well, anything is putting America at risk. Last time I checked, however, criticizing America’s leaders was still legitimate.

But that’s the thing about political paranoia: You see even the most normal criticism as part of a sinister conspiracy. And the fact that this kind of paranoia has infected our ruling party is scarier than any virus.

 

La politica paranoide diventa virale,

di Paul Krugman

 

Non sappiamo ancora quanto danno farà il Covid-19 – la malattia del coronavirus – ma è ragionevole essere preoccupati. Dopo tutto, sembra altamente trasmissibile ed è probabilmente molto più letale di una ordinaria influenza.

Ma non preoccupatevi, dicono i commentatori e le agenzie giornalistiche della destra: è tutta una bufala, una cospirazione dei media progressisti per far sembrare Donald Trump in cattive condizioni. I dirigenti della Amministrazione e Trump stesso hanno echeggiato le loro pretese.

Queste pretese sono, ovviamente, folli. Tra le altre cose, il Covid-19 è un fenomeno globale, con recrudescenze importanti che vanno dalla Corea del Sud all’Italia. Anche i media sud coreani e italiani fanno parte di una cospirazione per colpire Trump?

Questa follia, tuttavia, era interamente prevedibile per chiunque fosse venuto seguendo la politica della destra. È solo l’ultima battaglia di una guerra di lunga durata sulla verità, precisamente sull’idea che ci sia una realtà obbiettiva scomoda.

Nel caso del Covid-19 i soliti noti erano, in parte, impegnati in un film già visto. Dopo tutto, loro stessi si erano dati da fare nello sforzo concertato di usare politicamente come un’arma impropria l’epidemia dell’Ebola del 2014 contro Barack Obama, la cui risposta fu in realtà intelligente ed efficace. Per inciso, a seguito di tale epidemia Obama mise in atto misure per fronteggiare future pandemie – che sono state tutte demolite da Trump.

Ma, come ho detto, il negazionismo del virus è solo l’ultima battaglia di una guerra di lungo termine sulla verità.

Si ricordi, i conservatori hanno speso decenni nel negare la realtà del cambiamento climatico, insistendo che fosse una bufala gigantesca ordita da una grande cospirazione scientifica internazionale. E mentre i segni della catastrofe del clima si moltiplicano, dagli incendi in Australia alla siccità in California, il negazionismo climatico ha solo rafforzato la sua presa sul Partito Repubblicano. All’epoca delle elezioni di medio termine del 2018, un sondaggio scoprì che il 73 per cento dei senatori repubblicani negava la generale persuasione della scienza secondo la quale il cambiamento climatico provocato dall’uomo è in atto.

Oppure si consideri come molti della destra hanno reagito dopo che, sotto Obama, le loro previsioni di iperinflazione furono smentite – non ammettendo di aver avuto torto, ma insistendo che i dati venivano manipolati. E non sto parlando di personaggi marginali, sto parlando di persone che i conservatori considerano intellettuali di prestigio.

Ora, questo tipo di teorizzazione sulla cospirazione non è esclusivo dello schieramento di destra. Ad esempio, si possono notare tendenze simili nella squadra di Bernie Sanders. Sono rimasto costernato nello scoprire che un consigliere anziano di Sanders ha dichiarato che tutti coloro che non sono d’accordo con le proposte di una tassa sulla ricchezza – che io ovviamente sostengo – “sono gli individui dei gruppi e degli accademici che sono finanziati dal potere costituito, i gruppi dirigenti, la classe dei miliardari”.

Il punto è che, mentre la corruzione da parte dei grandi capitali è un fatto – è la forza principale che tiene in vita le idee zombi – essa non è collocata dietro ogni disputa politica. Talvolta gli analisti seri semplicemente non sono d’accordo. Ed è preoccupante che alcuni degli uomini di Sanders non vedano la differenza.

Ma la destra è il settore dove lo stile paranoide va mano nella mano con il potere reale e può fare un vero danno. In effetti, può essere letale.

Questo è evidente quando si arriva al cambiamento climatico, dove il negazionismo alimentato dalle teorie della cospirazione gioca un ruolo fondamentale nel bloccare l’iniziativa, e quindi costituisce una minaccia esistenziale alla civiltà.

Agli inizi, non è stato chiaro se la paranoia della destra stesse anche ostacolando la risposta al Covid-19. Ma i recenti resoconti chiariscono che una importante ragione per la quale gli Stati Uniti sono molto indietro rispetto agli altri paesi nel testare il coronavirus – un passaggio fondamentale nel contenimento della sua diffusione – è stata che Trump non voleva credere che ci fosse una crisi. Dopo tutto, ammettere che siamo dinanzi ad un problema serio poteva danneggiare il suo beneamato mercato azionario.

Il desiderio di minimizzare il pericolo a quel mercato ha distorto l’intera risposta governativa alla epidemia. Alcuni ne hanno tratto una somiglianza con il periodo precedente alla guerra all’Iraq, quando l’evidente desiderio della Amministrazione Bush di essere forniti di un argomento per la guerra distorse i servizi segreti sino a vedere armi di distruzione di massa inesistenti.

Nel caso odierno, l’analisi è stata stravolta nel senso di non vedere una minaccia – e la distorsione è stata in parte resa possibile sulla base delle pretese secondo le quali tutte le prove indicavano, in effetti, una minaccia ordita dai media dell’informazione progressisti.

E persino adesso ci sono pochi segni che l’Amministrazione Trump stia prendendo sul serio la realtà del Covid-19. Mentre essa sta finalmente chiedendo finanziamenti aggiuntivi per combattere la malattia, le somme che ha suggerito appaiono grottescamente inadeguate.

Gli amici di Trump stanno già denunciando i suoi critici per una “politicizzazione” dell’epidemia: Donald Trump jr. ha accusato i democratici di voler vedere milioni di persone morire. Ma in realtà è stato Trump che ha politicizzato il virus, minimizzando il pericolo.

È vero che i democratici stanno criticando le iniziative di Trump, suggerendo che il suo rifiuto di prendersi responsabilità in pratica su tutto, sta mettendo a rischio l’America. Quando in passato lo sottoponevo a verifica, tuttavia, era ancora legittimo criticare i dirigenti dell’America.

Sennonché quello è il punto nella paranoia politica: si considerano persino le critiche più normali come aspetti di una sinistra cospirazione. E il fatto che questo genere di paranoia abbia infettato il nostro partito al governo è più preoccupante di ogni virus.

 

 

 

 

 

 

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