March 23, 2020
First, beware analogies with 2008. There are some parallels, but this time the epicenter of crisis is NOT in the financial sector — and the McConnell stimulus bill is not the equivalent of TARP, which Congress eventually passed in the face of plunging markets.
True, we’re facing huge job losses: I wouldn’t be surprised to see 10 million jobs lost over the next few weeks. But these losses are the result of social distancing, which is shutting down restaurants, entertainment, and other non-essentials.
Stimulus can’t and shouldn’t bring these jobs back; that has to wait until the pandemic subsides. So what can we do for these workers? Aid: any kind of benefits we can manage, including incentives for firms to continue paying at least part of wages.
That is, the clear and present need is for disaster relief, rather than stimulus. And notice how the debate over this relief is being framed: calls to help Americans in need are portrayed as “Democratic demands” rather than the decent thing to do.
What role, then, for stimulus? Well, there will be a second round of job losses as laid-off workers and shuttered businesses cut their purchases. This second round should be diminished as much as possible — but a few days’ delay in getting stimulus right is OK.
Again, not like 2008 when the financial system seemed on the verge of imploding. There are some major financial stresses, but the Fed is on the case. Oh, and aid to those in need bc of social distancing is itself a major source of demand stimulus.
But McConnell wants everyone to imagine that it’s like the immediate aftermath of Lehman, and that everything will collapse unless we give Trump a $500 billion corporate slush fund with no effective oversight. That’s totally unacceptable.
Even aside from trust issues, we have this thing called bankruptcy law that often allows corporations to remain viable entities even when they can’t pay their debts. There may be cases where that won’t be enough — but then you want conditions attached to aid, a la auto bailout.
And then there is the question of trust. Nobody in their right mind believes that we can trust Trump to use a slush fund in a non-corrupt way, as opposed to rewarding friends — including himself — and punishing enemies.
I mean, he won’t even use the power he has to order companies to produce urgently needed medical supplies. Not a chance that he would require good behavior from bailed-out businesses.
And McConnell himself has shown that he can’t be trusted when it comes to corporate giveaways. Remember how that huge 2017 corporate tax cut was supposed to lead to an investment boom, and instead was spent on stock buybacks?
Oh, and I hear that Rs are arguing that placing conditions on corporate aid might be too “onerous”, so that companies won’t take it. (a) I don’t believe it (b) if they can refuse the aid rather than make sure it helps workers, maybe they didn’t need it?
So, once more: this isn’t 2008, when you arguably had to rush money to financial institutions to avoid immediate collapse. Stimulus is needed, but there’s time to do it right. Just say no to slush funds.
Un “thread” sull’economia della pandemia, sullo stimolo e sui salvataggi – e sul perché i democratici non dovrebbero cedere all’invito di McConnell a levarsi dalle scatole [1],
di Paul Krugman
Anzitutto, guardiamoci dalle analogie con il 2008. Ci sono alcune somiglinze, ma questa volta l’epicentro NON è il settore finanziario – e lo stimolo di McConnell non è l’equivalente del Programma degli Aiuti per gli Asset in Difficoltà (TARP), che il Congresso alla fine approvò di fronte al crollo dei mercati.
È vero, siamo di fronte a vaste perdite di posti di lavoro: non sarei sorpreso di vedere nelle prossime settimane 10 milioni di posti di lavoro perduti. Ma queste perdite sono il risultato del ‘distanziamento sociale’, che sta chiudendo ristoranti, luoghi di intrattenimento e altri servizi non essenziali.
Lo stimolo non può e non deve ridarci questi posti di lavoro; per quello si deve aspettare che passi la pandemia. Cosa dovremmo dunque fare per questi lavoratori? Aiutarli: ogni genere di sussidio che possiamo mettere in atto, inclusi incentivi alle imprese per continuare a pagare almeno in parte i salari.
Cioè, il bisogno chiaro e attuale è attenuare il disastro, piuttosto che lo stimolo. E si osservi il modo in cui nel dibattito questa attenuazione viene presentata: le prese di posizione per aiutare gli americani vengono descritte come “richieste dei democratici”, piuttosto che come la cosa decente da fare.
Quale è il ruolo, dunque, dello stimolo? Ebbene, ci sarà una seconda serie di perdite di posti di lavoro quando i lavoratori sospesi e le imprese chiuse taglieranno i loro acquisti. Questa seconda serie dovrebbe essere ridotta per quanto possibile – ma un rinvio di pochi giorni nell’ottenere lo stimolo non sarà un gran problema.
Ancora, niente di simile a quando nel 2008 il sistema finanziario sembrava prossimo ad implodere. Ci sono alcune importanti difficoltà finanziarie, ma la Fed se ne occupa. Inoltre, l’aiuto a coloro che ne hanno bisogno per il distanziamento sociale è di per sé una fonte importante della stimolazione della domanda.
Ma McConnell vuole che tutti si immaginino che sia come nell’immediato periodo successivo alla Lehman, e che tutto collasserà se non diamo a Trump 500 miliardi di dollari di fondi da usare a totale discrezione [2] per le società senza alcuna efficace vigilanza. Questo è totalmente inaccettabile.
Anche a prescindere dal tema della fiducia, noi abbiamo quella cosa chiamata legge fallimentare che permette alle imprese di restare organismi funzionanti anche quando non possono pagare i loro debiti. Ci possono essere casi nei quali ciò non sarà sufficiente – ma allora ci vogliono condizioni connesse all’aiuto, come per il salvataggio dell’industria automobilistica.
E poi c’è la questione della fiducia. Nessuno con la testa a posto crede che possiamo fidarci che Trump utilizzi un fondo a sua totale discrezione in modo non disonesto, anziché usarlo per premiare i suoi amici – lui stesso compreso – e punire i suoi nemici.
Voglio dire: egli non intende neppure usare il potere che ha di dare ordini alle società per produrre urgentemente forniture sanitarie. Non si vede come sia possibile che egli richieda comportamenti corretti da parte di imprese in salvataggio.
E lo stesso McConnell ha dimostrato di non meritare alcuna fiducia quando si parla di regali alle società. Ricordate come l’enorme taglio delle tasse alle società del 2017 si pensava portasse ad un boom degli investimenti, e invece è stato speso dalle società nel riacquisto delle proprie azioni?
Infine, sento dire che i repubblicani stiano sostenendo che mettere condizioni sull’aiuto alle società potrebbe risultare troppo “oneroso”, al punto che le società non lo prenderebbero. Punto primo: io non lo credo. Punto secondo: se esse rifiutano l’aiuto anziché accertarsi che esso serva ai lavoratori, forse non ne avevano bisogno?
Dunque, ancora una volta: questo non è il 2008, quando verosimilmente si doveva precipitarsi con i soldi per gli istituti finanziari per evitare un collasso immediato. Lo stimolo è necessario, ma c’è tempo per farlo in modo giusto. Bisogna proprio opporsi ai fondi discrezionali.
[1] Questo testo è la somma di 14 successivi piccoli interventi su Twitter di Krugman – una frase per ogni tweet – pubblicati verso le nostre ore 13,30 del 23 marzo. Praticamente un breve articolo, ma pubblicato su Twitter, per un pubblico molto ampio e praticamente in diretta. Un “thread” – che significa un “filo”, o anche una “discussione” – è il modo in cui normalmente su Twitter si aggira il limite di un certo numero di parole utilizzabili in un singolo tweet, pubblicandoli in serie. Quindi, nel testo inglese, talora ci sono le abbreviazioni caratteristiche di questa forma di linguaggio: “bc” per “because”, “rs” per “repubblicans” etc.
[2] “Slush fund” può significare “fondo nero” o “fondo illecito”. Ma qua l’ipotesi è che si tratti di fondi che sarebbero approvati da una legge del Congresso, che dunque sarebbero leciti, ma completamente discrezionali nella gestione.
By mm
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