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McConnell agli Stati: sparite, di Paul Krugman (23 aprile 2020)

 

April 23, 2020

McConnell to Every State: Drop Dead

By Paul Krugman

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Covid-19 has killed tens of thousands of Americans, and will clearly kill many more. The lockdown needed to contain the coronavirus is causing an economic slump several times as deep as the Great Recession.

Yet this necessary slump doesn’t have to be accompanied by severe financial hardship. We have the resources to ensure that every American has enough to eat, that people don’t lose health insurance, that they don’t lose their homes because they can’t pay rent or mortgage fees. There’s also no reason we should see punishing cuts in essential public services.

Unfortunately, it’s looking increasingly likely that tens of millions of Americans will in fact suffer extreme hardship and that there will be devastating cuts in services. Why? The answer mainly boils down to two words: Mitch McConnell.

On Wednesday, McConnell, the Senate majority leader, declared that he is opposed to any further federal aid to beleaguered state and local governments, and suggested that states declare bankruptcy instead. Lest anyone accuse McConnell of being even slightly nonpartisan, his office distributed two memos referring to proposals for state aid as “blue state bailouts.”

A number of governors have already denounced McConnell’s position as stupid, which it is. But it’s also vile and hypocritical.

When I say that we have the resources to avoid severe financial hardship, I’m referring to the federal government, which can borrow vast sums very cheaply. In fact, the interest rate on inflation-protected bonds, which measure real borrowing costs, is minus 0.43 percent: Investors are basically paying the feds to hold their money.

So Washington can and should run big budget deficits in this time of need. State and local governments, however, can’t, because almost all of them are required by law to run balanced budgets. Yet these governments, which are on the front line of dealing with the pandemic, are facing a combination of collapsing revenue and soaring expenses.

The obvious answer is federal aid. But McConnell wants states and cities to declare bankruptcy instead.

This is, as I said, stupid on multiple levels. For one thing, states don’t even have the legal right to declare bankruptcy; even if they somehow managed all the same to default on their relatively small debts, it would do little to alleviate their financial distress — although it could cause a national financial crisis.

Oh, and the idea that this is specifically a blue state problem is ludicrous. Fiscal crises are looming all across America, from Florida to Kansas to Texas — hit especially hard by crashing oil prices — to, yes, McConnell’s home state, Kentucky.

And if states and local governments are forced into sharp budget cuts, the effect will be to deepen the economic slump — which would be bad for Donald Trump and could cost Republicans the Senate.

So yes, McConnell’s position is stupid. But it’s also vile.

Think of who would be hurt if state and local governments are forced to make drastic cuts. A lot of state money goes to Medicaid, a program that should be expanding, not shrinking, as millions of Americans are losing their health insurance along with their jobs.

As for the state and local government workers who may be either losing their jobs or facing pay cuts, most are employed in education, policing, firefighting and highways. So if McConnell gets his way, America’s de facto policy will be one of bailing out the owners of giant restaurant chains while firing schoolteachers and police officers.

Last but not least, let’s talk about McConnell’s hypocrisy, which like his stupidity comes on multiple levels.

At one level, it’s really something to see a man who helped ram through a giant tax cut for corporations — which they mainly used to buy back their own stock — now pretend to be deeply concerned about borrowing money to help states facing a fiscal crisis that isn’t their fault.

At another level, it’s also really something to see McConnell, whose state is heavily subsidized by the federal government, give lectures on self-reliance to states like New York that pay much more in federal taxes than they get back.

We’re not talking about small numbers here. According to estimates by the Rockefeller Institute, from 2015 to 2018 Kentucky — which pays relatively little in federal taxes, because it’s fairly poor, but gets major benefits from programs like Medicare and Social Security — received net transfers from Washington averaging more than $33,000 per person. That was 18.6 percent of the state’s G.D.P.

True, relatively rich states like New York, New Jersey and Connecticut probably should be helping out their poorer neighbors — but those neighbors don’t then get the right to complain about “blue state bailouts” in the face of a national disaster.

Of course, McConnell has an agenda here: He’s hoping to use the pandemic to force afflicted states to shrink their governments. We can only hope both that this shameless exploitation of tragedy fails and that McConnell and his allies pay a heavy political price.

 

McConnell agli Stati: sparite,

di Paul Krugman

 

Il Covid-19 ha ammazzato decine di migliaia di americani e chiaramente ci saranno ancora molte vittime. La chiusura necessaria per contenere il coronavirus sta provocando una recessione economica profonda quanto varie volte la Grande Depressione.

Tuttavia questa recessione necessaria non è necessario che sia accompagnata da gravi difficoltà finanziarie. Abbiamo le risorse per assicurare che ogni americano abbia abbastanza da mangiare, che le persone non perdano l’assistenza sanitaria, che non perdano le loro case perché non possono pagare gli affitti o le rate del mutuo. Non c’è neanche nessun ragione per dover assistere a duri tagli nei servizi pubblici essenziali.

Sfortunatamente, sembra sempre più probabile che decine di milioni di americani patiscano di fatto gravissime difficoltà e che ci siano tagli devastanti nei servizi. Perché? La risposta si riduce a due parole: Mitch McConnell.

Mercoledì McConnell, il leader della maggioranza al Senato, ha dichiarato che si oppone ad ogni aiuto ulteriore agli assediati governi degli Stati e delle comunità locali, e che suggerisce che gli Stati dichiarino piuttosto la bancarotta. Nel timore che qualcuno possa accusare McConnell di essere persino leggermente non fazioso, il suo ufficio ha distribuito due circolari nelle quali le proposte per gli aiuti agli Stati vengono riferite come “salvataggi degli Stati blu (democratici)”.

Un certo numero di Governatori hanno già denunciato la posizione di McConnell come ottusa, quale essa è. Ma è anche ignobile e ipocrita.

Quando dico che abbiamo le risorse per evitare gravi difficoltà finanziarie, mi riferisco al Governo Federale, che può prendere a prestito grandi somme molto economicamente. Di fatto, il tasso di interesse sui bond protetti dall’inflazione, che misura i costi reali dell’indebitamento, è meno 0,43 per cento: in sostanza gli investitori pagano le autorità federali perché tengano i loro soldi.

Dunque, in questo momento di bisogno, Washington può e dovrebbe gestire grandi deficit di bilancio. Tuttavia, gli Stati ed i governi locali non possono farlo, perché a quasi tutti loro viene richiesto per legge di avere bilanci in pareggio. Però questi governi, che sono sulla linea del fronte nella gestione della pandemia, sono di fronte alla combinazione di un collasso delle entrate e di spese che schizzano in alto.

L’evidente risposta è un aiuto federale. Ma McConnell vuole invece che gli Stati e le città dichiarino bancarotta.

Da molti punti di vista, come ho detto, questo è ottuso. Da una parte, gli Stati non hanno neppure il diritto legale di dichiarare bancarotta; se anche in qualche modo riuscissero ad arrivare al default sui loro piccoli debiti, sarebbe poca cosa per alleviare la loro crisi finanziaria – sebbene provocherebbe una crisi finanziaria nazionale.

Inoltre, l’idea che questo sia un problema degli Stati governati dai democratici è comica. Le crisi delle finanze pubbliche stanno incombendo su tutta l’America, dalla Florida al Kansas al Texas – colpite in modo particolarmente duro dal crollo dei prezzi del petrolio – sino, anche, al Kentucky, lo Stato da cui proviene McConnell.

E se gli Stati e le comunità locali saranno costretti a bruschi tagli dei bilanci, l’effetto sarà approfondire la recessione economica – il che sarebbe negativo per Donald Trump e potrebbe costare ai repubblicani del Senato.

Dunque, la posizione di McConnell è proprio ottusa. Ma è anche ignobile.

Si pensi a chi sarebbe colpito se i governi statali e locali fossero costretti a fare drastici tagli. Molto del denaro degli Stati va a Medicaid, un programma che dovrebbe essere ampliato, non ridotto, nel mentre milioni di americani stanno perdendo la loro assicurazione sanitaria assieme ai loro posti di lavoro [1].

Lo stesso per i lavoratori degli Stati e dei governi locali che possono perdere i loro posti di lavoro o far fronte a tagli negli stipendi, la maggioranza dei quali sono occupati nei settori dell’istruzione, della sicurezza, dello spegnimento degli incendi e delle autostrade. Dunque, se prevale McConnell, la politica di fatto dell’America consisterà nel salvare i proprietari delle grandi catene della ristorazione e assieme nel licenziare insegnanti e poliziotti.

Da ultimo ma non per ultimo, diciamo qualcosa sull’ipocrisia di McConnell, che come la sua ottusità si manifesta a vari livelli.

Da una parte, è davvero qualcosa da osservare un individuo che ha contribuito a far approvare un gigantesco sgravio fiscale per le società – che esse hanno principalmente utilizzato per riacquistare le azioni delle loro stesse imprese – e ora finge di essere profondamente preoccupato per prendere a prestito denaro per aiutare gli Stati che sono di fronte ad una crisi delle finanze pubbliche della quale non hanno responsabilità.

Da un’altra parte, è anche davvero da osservare McConnell, il cui stato è pesantemente sussidiato dal Governo Federale, fare ramanzine sul contare su se stessi a Stati come quello di New York, che paga molto di più in tasse federali di quello che ottiene in cambio.

In questo caso non stiamo parlando di piccoli numeri. Secondo le stime del Rockefeller Institute, dal 2015 al 2018 il Kentucky – che paga relativamente poco in tasse federali, perché è discretamente povero, ma ottiene importanti sussidi da programmi come Medicare e la Previdenza Sociale – ha ricevuto trasferimenti netti da Washington che sono in media più di 33.000 dollari a persona. Ciò ha corrisposto al 18,6 per cento del PIL dello Stato.

È vero, Stati relativamente ricchi come New York, il New Jersey e il Connecticut probabilmente debbono aiutare i loro vicini più poveri – ma questi vicini non possono aver ragione a lamentarsi sui “salvataggi degli Stati a guida democratica” a fronte di un disastro nazionale.

Naturalmente, McConnell ha un proposito: spera di usare la pandemia per costringere gli Stati in difficoltà a ridimensionare i propri governi. Ci resta solo da sperare che questo sfruttamento vergognoso della tragedia fallisca e che McConnell e soci paghino un prezzo politico pesante.

 

 

 

 

 

 

[1] Perché essere disoccupati comporta perdere quelle assicurazioni che sono a carico dei datori di lavoro, e comunque dipendono dal posto di lavoro. Entrando in una condizione di basso reddito, per quei lavoratori l’unico modo di avere una assicurazione sanitaria sarebbe godere del programma pubblico per i meno abbienti denominato Medicaid.

 

 

 

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