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La riforma sanitaria di Obama contro gli zombi del Partito Repubblicano, di Paul Krugman (New York Times, 29 giugno 2020)

 

June 29, 2020

Obamacare Versus the G.O.P. Zombies

By Paul Krugman

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Covid-19 cases are surging in states that took Donald Trump’s advice and reopened for business too soon. This new surge — is it OK now to call it a second wave? — is, on average, hitting people younger than the initial surge in the Northeast did. Perhaps as a result, rising infections haven’t been reflected in a comparable rise in deaths, although that may be only a matter of time.

There is, however, growing evidence that even those who survive Covid-19 can suffer long-term adverse effects: scarred lungs, damaged hearts and perhaps neurological disorders.

And if the Trump administration gets its way, there may be another source of long-term damage: permanent inability to get health insurance.

Remarkably, last week the administration reaffirmed its support for a lawsuit seeking to overturn the Affordable Care Act, which would, among other things, eliminate protection for Americans with pre-existing medical conditions. If the suit were to succeed, having had Covid-19 would surely be one of the pre-existing conditions making health insurance hard, perhaps impossible, to get.

Now, the legal argument behind the case is beyond flimsy: The lawsuit claims that the 2017 tax cut effectively invalidated the act, even though that was no part of Congress’s intention. But with a conservative majority on the Supreme Court, nobody knows what will happen. And Trump’s support for the suit makes it clear that if re-elected he will do all he can to destroy Obamacare.

Not to worry, says the president. In tweets over the weekend he insisted that he would come up with an alternative to Obamacare that would be “FAR BETTER AND MUCH LESS EXPENSIVE” while protecting Americans with pre-existing conditions.

But he’s been claiming to have a much better alternative to Obamacare since he took office. Republicans in Congress, who voted to repeal Obamacare 70 times during the Obama years, have been making the same claim for more than a decade.

Yet somehow the great alternative to the Affordable Care Act has never materialized. In 2017, when the G.O.P. finally came close to repealing the act — failing thanks only to a last-minute change of heart on the part of Senator John McCain — the plan on offer would have stripped away protection for pre-existing conditions and added 23 million Americans to the ranks of the uninsured.

In other words, Republicans’ insistence that they have a superior alternative to Obamacare is a zombie lie — a claim that should be dead after having been proved false again and again, but it is still shambling along, eating people’s brains.

But why can’t Republicans come up with a better alternative to Obamacare? Are they just incompetent? Possibly — but even if they did know what they were doing, they couldn’t produce a superior plan, because no such plan is possible. In particular, unless you’re willing to move left instead of right, by going for single payer, the only way to guarantee coverage for Americans with pre-existing conditions is a system that looks a lot like Obamacare.

The logic here has been clear from the beginning. To ensure coverage of people with pre-existing conditions, you have to prohibit insurers from discriminating based on medical history. But that’s not enough: To provide a decent risk pool, you also have to induce healthy people to sign up, preferably with both subsidies and a penalty for being uninsured. In other words, you need a system that is basically Obamacare.

The 2017 tax cut, which did away with the individual mandate — the penalty for noninsurance — weakened the system; you can see this by the fact that states, like New Jersey, that imposed their own mandates saw a drop in insurance premiums. But the design of the subsidies, which insulated most people from rising premiums, contained the damage: The percentage of Americans without health insurance, which fell sharply as a result of Obamacare, remains near record lows.

So is there any alternative to Obamacare? Of course there is. We could go back to being a country in which people with pre-existing conditions and/or low incomes can’t get health insurance, where for a large fraction of the population illness either goes untreated or leads to bankruptcy. That would, in part, mean becoming a country in which Americans who caught Covid-19 during the pandemic would be uninsurable for the rest of their lives.

Indeed, turning us back into that kind of country is the G.O.P.’s true goal, and is what will happen if the party gets its way either as a result of the current lawsuit or through legislation during a second Trump term.

But Republicans can’t admit that this is their goal. The public overwhelmingly supports protection for Americans with pre-existing conditions, so right-wing politicians have to pretend they can provide that while dismantling the regulations and subsidies such protection requires. And they have to hope that voters won’t remember that they have been promising a plan, but never delivering, for more than a decade.

Let’s hope voters are smarter than that. Fool me once, shame on you. Fool me 70 times and counting, shame on me.

 

La riforma sanitaria di Obama contro gli zombi del Partito Repubblicano,

di Paul Krugman

 

I casi di Covid-19 sono in crescita negli Stati che avevano accettato il consiglio di Donald Trump e avevano riaperto troppo presto le attività economiche. Questa nuova crescita – possiamo adesso chiamarla una seconda ondata? – sta, in media, colpendo persone più giovani di quanto non aveva fatto la crescita iniziale nel Nordest. Forse a seguito di questo, le infezioni crescenti non si sono riflesse in una crescita paragonabile di vittime, sebbene potrebbe essere solo una questione di tempo.

Ci sono, tuttavia, prove crescenti che anche coloro che sopravvivono al Covid-19 possono averne effetti negativi di lungo periodo: cicatrici ai polmoni, cuori danneggiati e forse disordini neurologici.

E se l’Amministrazione Trump riesce nel suo scopo, ci può essere un’altra fonte di danno duraturo: la permanente impossibilità di ottenere l’assicurazione sanitaria.

È rilevante che la scorsa settimana l’Amministrazione abbia riaffermato il suo sostegno ad una causa legale che si propone di rovesciare la Legge sulla Assistenza Sostenibile, il che, tra le altre cose, eliminerebbe la protezione degli americani con preesistenti patologie sanitarie [1]. Se la causa avesse successo, l‘aver avuto il Covid-19 sarebbe certamente una delle preesistenti patologie che renderebbero difficile, forse impossibile, ottenere l’assistenza sanitaria.

Ora, l’argomento legale che sta dietro questo caso è quanto mai inconsistente: la  causa sostiene che il taglio delle tasse del 2017 abbia di fatto reso la legge non valida, anche se quella non era in nessun senso l’intenzione del Congresso. Ma con una maggioranza conservatrice alla Corte Suprema nessuno sa cosa accadrà. E il sostegno di Trump alla azione legale chiarisce che se sarà rieletto farà tutto il possibile per distruggere la riforma sanitaria di Obama.

Il Presidente dice di non preoccuparsi. In alcuni tweet durante il fine settimana ha insistito che lui verrebbe fuori con una alternativa all’Obamacare “MOLTO MIGLIORE E MOLTO MENO COSTOSA”, proteggendo gli americani con preesistenti patologie.

Ma egli sostiene di avere una alternativa alla riforma di Obama da quando è in carica. I repubblicani del Congresso, che votarono 70 volte per abrogare la legge sanitaria durante gli anni di Obama, per più di un decennio hanno avanzato la stessa pretesa.

Tuttavia, per qualche ragione la grande alternativa non si è mai materializzata. Nel 2017, quando alla fine il Partito Repubblicano arrivò vicino alla abrogazione della legge – non ci riuscì soltanto per un ripensamento all’ultimo minuto da parte del Senatore John McCain – il piano in offerta avrebbe strappato la protezione per le patologie preesistenti e precipitato altri 23 miloni di americani nei ranghi dei non assicurati.

In altre parole, l’insistenza dei repubblicani secondo la quale avrebbero una alternativa superiore alla riforma di Obama è una bugia zombi – una pretesa che dovrebbe esser morta essendosi dimostrata falsa numerose volte, ma che continua a circolare camminando dinoccolata come uno zombi e a mangiarsi i cervelli della gente.

Ma perché i repubblicani non possono escogitare una alternativa migliore dell’Obamacare? Solo perché sono incompetenti? Forse – ma anche se sapessero cosa stanno facendo, non porebbero produrre un programma migliore, perchè esso non esiste. In particolare, a meno che non si voglia spostarsi a sinistra anziché a destra, indirizzandosi su un sistema centralizzato, il solo modo per garantire la copertura agli americani con patologie preesistenti è un sistema che assomigli del tutto alla riforma di Obama.

In questo caso, la logica è stata chiara sin dall’inizio. Per assicurare l’assistenza alle persone con patologie presistenti, si deve probire agli assicuratori di discriminare sulla base della storia sanitaria. Ma ciò non basta: per fornire un decente rischio assicurativo, si devono anche indurre le persone in salute ad iscriversi, preferibilmente sia con i sussidi che con multe per coloro che non si assicurano. In altre parole, è necessaro un sistema che è fondamentalmente quello dell’Obamacare.

Il taglio delle tasse del 2017, che eliminò l’obbigo individuale alla iscrizione – la penalizzazione per i non assicurati – indebolì il sistema; lo potete osservare dal fatto che gli Stati, come il New Jersey, che introdussero un loro obbligo videro una caduta nelle polizze assicurative. Ma il congegno dei sussidi, che protesse la maggioranza delle persone dalle polizze in crescita, ha contenuto il danno: la percentuale di americani senza assicurazione sanitaria, che era caduta bruscamente in conseguenza della riforma di Obama, resta vicina ai minimi storici.

Non c’è dunque alternativa alla riforma di Obama? Ovviamente c’è. Potremmo tornare ad essere un paese nel quale le persone con patologie preesistenti e/o con bassi redditi non possono avere l’assicurazione sanitaria, dove per una ampia parte della popolazione la malattia resta non trattata o comporta il fallimento. Significherebbe, in parte, tornare ad un paese nel quale gli americani che hanno preso il Covid-19 durante la pandemia sarebbero non assicurabili per il resto della loro esistenza.

Infatti, tornare ad un paese del genere è il vero obbiettivo del Partito Repubblicano, ed è quello che accadrà se il partito la avrà vinta, o in conseguenza della attuale causa legale o attraverso la legislazione durante un secondo mandato di Trump.

Ma i repubblicani non possono ammettere che questo sia il loro obbiettivo. L’opinione pubblica sostiene in modo schiacciante la protezione per gli americani con patologie preesistenti, cosicché i politici della destra devono fingere di poterla fornire nel mentre smantellano i regolamenti e i sussidi che quella protezione richiede. Ed hanno la speranza che gli elettori non si ricorderanno che hann continuato per un decennio a promettgere un piano, senza mai consegnarlo.

Possiamo sperare che gli elettori siano più furbi. Se mi inganni una volta, la colpa è tua. Se mi inganni 70 volte e passa, la colpa è mia.

 

 

 

 

 

 

[1] Perché la eliminazione delle riforma sanitaria di Obama mettere fuori dal mercato assicurativo coloro che hanno patologie preesistenti? Come abbiamo chiarito più volte nelle note, questo dipende dal fatto che il numero degli americani che perdono-modificano il loro posto di lavoro è molto elevato (si vada lo studio qua appena tradotto “Il Covid e la natura del capitalismo” di Aghion ed altri). Ad ogni passaggio del genere, si perde anche la assicurazione sanitaria e si deve procurarsene un’altra; il tal modo ci si imbatte nella politica delle assicurazioni, che rendono assai più costose le nuove assicurazioni per coloro che hanno patologie pregresse rilevanti (problemi  cardiaci, diabete, cancro). La legge di Obama aveva al centro la eliminazione di questi odiosi sovraccosti assicurativi, ma la sua abrogazione li reintrodurrebbe obbligatoriamente.

 

 

 

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