Simon Wren-Lewis
You would think, after so many countries were taken by surprise by a pandemic caused by a new virus in the Spring of this year, these countries would resolve to never let it happen again. They would be mad, knowing what they now know, to let cases explode in a similar manner to they did earlier this year. In what we call the West we like to think we have reasonably rational governments that listen to expert advice on matters of life and death.
Well at least some of us thought that. I am prepared to make an exception of the UK and US. The UK is run by fantasists who thought we would hold all the cards in any negotiations with the EU and there would be sunlit uplands. These are the kind of people who would be quite happy to ignore experts. Some of them are even busy right now promoting a kind of death cult. The US is run by someone who only thinks of himself. I could make an exception in both these cases.
Now look at this chart.
These are new COVID cases each day per million people. Cases in most of the countries shown here began rising seriously in September. (Both the US and Spain were already high.) Yet only now, nearly two months later, are some countries beginning to repeat the lockdowns that were so effective at getting cases down in the Spring. Two months of doing nothing or doing very little. Two months of keeping restaurants open where the virus was free to spread. Two months of doing too little, too late.
I don’t know enough about each of these countries, but I’d hazard a guess that epidemiologists and public health experts in all of these cases are in despair at the lack of action shown by their politicians. What were the politicians thinking? That it would all go away, Donald Trump style. Or more likely that they were balancing health concerns against the economy. That was why I wrote this post.
There is one country stuck at the bottom of the chart above, Japan, which I’ll come to shortly. But first how about some countries in Europe who I always think of as having relatively rational governments: Germany (because it is run by a scientist) and the Scandivian countries.
My hypothesis is correct. Compare the left hand scales of the two charts. These countries would all be stuck at the bottom of the previous chart. However for Denmark, Germany and Sweden the pattern is similar, if at a much lower level of cases. Only Norway and Finland have avoided exponential growth during this period. The media should stop looking at Sweden, and look at Finland instead.
Japan is stuck very happily at the bottom of this chart too. But it is not alone. Here are some countries in what we sometimes call the Far East.
I’ve kept the best of the Scandivian countries, Finland, there for comparison, and started the chart at the beginning or July rather than September. We can see that Australia, and to a much lesser extent Japan, had a flare-up in July and August, but both countries managed to bring it back under control very quickly. South Korea had a smaller flare-up at the end of August but it’s very effective test, trace and isolate (TTI) infrastructure helping bring it quickly under control. To all intents and purposes New Zealand, Australia, Thailand, Taiwan, Vietnam and China have completely suppressed the virus.
There are three overriding lessons. The first is the importance of an effective TTI infrastructure that has the capacity to scale up quickly [1]. The second is that if you start seeing a rapid rise in cases, and your TTI system is beginning to fail, you need to lock down rapidly and hard. Both lessons should have been learnt in Western countries, but were not. One reason may be a third lesson, which is the importance of a clear and shared understanding that the goal is virus suppression. Deaths from the virus are not something to be tolerated as long as they are at a low level, or balanced against the needs of the economy, but something that needs to be reduced to the lowest number possible, and kept there.
We can say, correctly, that unlike the countries in the last chart we in the West are not used to dealing with pandemics as serious as COVID-19. But that is a reasonable excuse for the first wave in the Spring (although not for countries like the UK that lagged behind others), but not for this second wave. Whichever way you look at it, the second COVID wave represents a serious failure of government in most countries.
[1] A weak link for many countries is isolation. Some of the countries above have COVID hotels where those with the virus are isolated. The reason is simply to ensure infected people do not infect others. Many in the West find such an idea intolerable, but Australia only isolates in this way if you have travelled from overseas, so it may not be a necessary requirement for suppression.
Come i Governi in Occidente non hanno appreso la lezione,
di Simon Wren-Lewis
Si poteva pensare, dopo che così tanti paesi, nella primavera di quest’anno, furono presi di sorpresa da una pandemia provocata da un nuovo virus, che questi paesi avrebbero deciso che ciò non accadesse di nuovo. Sarebbero stati pazzi, conoscendo quello che adesso conoscono, di consentire che i casi esplodessero in un modo simile agli inizi dell’anno. In quello che chiamiamo Occidente, ci piace pensare di avere ragionevolmente Governi razionali, che ascoltano il consiglio degli esperti su faccende di vita e di morte.
Ebbene, almeno qualcuno di noi lo pensava. Sono disposto a fare una eccezione per il Regno Unito e gli Stati Uniti. Il Regno Unito è governato da fantasisti che pensavano che avremmo avuto tutte le carte in un negoziato con l’UE e che ci sarebbe stato bel tempo sulle montagne. Erano il genere di persone che sono appunto felici di ignorare gli esperti. Alcuni di loro sono in questo momento persino indaffarati a promuovere un sorta di culto della morte. Gli Stati Uniti sono governati da qualcuno che pensa soltanto a se stesso. In entrambi questi casi potrei fare una eccezione.
Adesso si osservi questo diagramma.
Sono i nuovi casi giornalieri di Covid per un milione di persone. I casi qua mostrati nella maggioranza dei paesi avevano cominciato a crescere seriamente a settembre (sia gli Stati Uniti che la Spagna erano già alti). Tuttavia, soltanto adesso, quasi due mesi dopo, ci sono alcuni paesi che cominciano a ripetere i lockdown che erano stati così efficaci nell’abbattere i casi in primavera. Due mesi senza far niente o facendo molto poco. Due mesi con i ristoranti tenuti aperti dove il virus era libero di diffondersi. Due mesi per fare troppo poco e troppo tardi.
Non conosco abbastanza per ciascuno di questi paesi, ma azzarderei la congettura che in tutti questi casi gli epidemiologi e gli esperti di sanità pubblica siano disperati per la mancanza di iniziativa mostrata dei loro politici. Cosa stavano pensando? Che tutto sarebbe scomparso, sullo stile di Donald Trump. Oppure, più probabilmente, stavano bilanciando le preoccupazioni per la salute con quelle per l’economia. Che è il motivo per il quale ho scritto questo post precedente [1].
C’è un paese inchiodato in fondo al diagramma mostrato sopra, il Giappone, al quale verrò tra poco. Ma prima voglio occuparmi di alcuni paesi in Europa che di solito penso abbiano Governi razionali: la Germania (giacché è governata da una scienziata) ed i paesi scandinavi.
La mia ipotesi è corretta. Si confrontino le scale della parte sinistra dei due diagrammi. Questi paesi sarebbero tutti bloccati in fondo al diagramma precedente. Tuttavia per la Danimarca, la Germania e la Svezia lo schema è simile, anche se con un livello molto inferiore di casi. Soltanto la Norvegia e la Finlandia hnno evitato una crescita esponenziale durante questo periodo. I media dovrebbero smetterla di guardare alla Svezia, ed osservare piuttosto la Finlandia.
Il Giappone è molto felicemente bloccato anche in fondo a questo diagramma. Ma non è il solo. Ci sono anche alcuni paesi di quello che talvolta chiamiamo l’Estremo Oriente.
Ho utilizzato per un confronti il migliore dei paesi scandinavi, la Finlandia, ed ho fatto partire il diagramma degli inizi di luglio anziché da settembre. Possiamo osservare che l’Australia, e in una misura molto minore il Giappone, hanno avuto una fiammata in luglio e in agosto, ma entrambi i paesi l’hanno gestita per rimetterla sotto controllo molto rapidamente. La Corea del Sud ha avuto una fiammata più piccola alla fine di agosto, ma esso ha un sistema molto efficace di test, tracciamento ed isolamenti (TTI) che ha contribuito a metterla rapidamente sotto controllo. Da tutti I punti di vista la Nuova Zelanda, l’Australia, la Thailandia, Taiwan, il Vietnam e la Cina hanno completamente soffocato il virus.
Ci sono tre lezioni più significative. La prima è l’importanza di un sistema efficace di TTI, che abbia la capacità di crescere progressivamente in tempi rapidi [a]. La seconda è che se si comincia ad osservare una rapida crescita dei casi, e il vostro sistema ITT sta cominciando a non funzionare, è necessario procedere con i lockdown rapidamente e con energia. Entrambe le lezioni avrebbero dovuto essere apprese nei paesi occidentali, ma non lo sono state. La ragione può essere una terza lezione, che consiste nell’importanza di una comprensione chiara e condivisa che l’obbiettivo è la soppressione del virus. Le morti dal virus non sono qualcosa che si possa tollerare finché sono a livelli bassi, o che si possano bilanciare con I bisogni dell’economia, ma qualcosa che deve essere ridotto al numero più basso possibile, e mantenuto a quel livello.
Possiamo dire, con fondamento, che diversamente dai paesi dell’ultimo diagramma noi non siamo abituati a misurarci con pandemie così serie come il Covid-19. Ma questa è una scusa ragionevole per la prima ondata nella primavera (sebbene non per tutti i paesi, come il Regno Unito che è rimasto indietro rispetto agli altri), ma non per la seconda ondata. In qualsiasi modo si osservi, la seconda ondata del Covid rappresenta un serio fallimento dei Governi nella maggioranza dei paesi.
[a] Per molti paesi, un debole nesso è l’isolamento. Alcuni dei paesi di cui sopra hanno hotel Covid dove sono isolati coloro che contraggono il virus. Lo scopo è semplicemente garantire che le persone infette non infettino gli altri. In Occidente molti trovano un’idea del genere intollerabile, ma l’Australia isola in questo modo soltanto che abbia viaggiato oltreoceano, cosicché può non essere considerata una condizione necessaria per la soppressione del virus.
[1] Il post è qua pubblicato: “Perché per alcuni lo scambio tra economia e salute è così difficile da comprendere? Perché è come la curva di Phillips”. Simon Wren-Lewis (dal blog Mainly Macro, 19 ottobre 2020)
By mm
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