Nov 12, 2020
By Paul Krugman
So the blue wave fell short of expectations. Joe Biden will be the next president, but unless Democrats pull off an upset in the Georgia Senate runoffs — which, to be fair, they might, given the remarkable strength of their organizing efforts there — Mitch McConnell will still be the Senate majority leader.
Big business seems happy with this outcome. The stock market was rising even before we got good news about prospects for a coronavirus vaccine. Corporate interests appear to imagine that they will flourish under a Biden presidency checked by Republican control of the Senate.
But big business is wrong. Divided government is all too likely to mean paralysis at a time when we desperately need strong action.
Why? Despite the vaccine news, we are still on track for a nightmarish pandemic winter — which will be made far worse, in human and economic terms, if a Republican Senate obstructs the Biden administration’s response. And while the economy will bounce back once a vaccine is widely distributed, we have huge long-term problems that will not be resolved if we have the kind of gridlock that characterized most of the Obama years.
First, the pandemic: With much of the public’s attention focused either on Donald Trump’s last-ditch efforts to steal the election or on hopes that a vaccine will let us resume normal life, I’m not sure how many people realize just how ruinous a prospect we’re facing for the next few months.
Over the past week, Americans have been dying from Covid-19 at the rate of more than 1,000 a day. But deaths typically lag a few weeks behind reported cases — and the daily number of new cases has doubled over the past three weeks. This means that we’re almost surely looking at 2,000 deaths a day at some point next month.
And the number of new cases is still rising exponentially, so things will get much, much worse over the months that follow, especially because until Jan. 20 we will, for all practical purposes, not have a president. By the time Biden is finally inaugurated we may well be having the equivalent of a 9/11 every day.
In addition to bringing death as well as long-term health damage for many survivors, the exploding pandemic will bring immense economic hardship. Responsible governors are imposing new lockdowns that may help curb the spread of the coronavirus, but that will also lead to a new wave of job losses.
True, some of the worst coronavirus outbreaks are now in states with irresponsible governors who won’t even impose mask mandates. But even in those states people can’t help noticing that friends and neighbors are dying and that the hospitals are full; they will cut back on their spending, leading to many lost jobs, even without political guidance.
What we need, clearly, is a very large-scale program of disaster relief, providing families, businesses and, not least, state and local governments with the help they require to avoid financial ruin until a vaccine arrives. And you might think that a Republican Senate would be willing to work with the Biden administration on such an obviously necessary program.
That is, you might think this if you’ve been hiding in a cave for the past 12 years.
Remember, Mitch McConnell’s famous declaration, “The single most important thing we want to achieve is for President Obama to be a one-term president,” came in October 2010, at a time of sluggish recovery and extremely high unemployment. Why expect him to be more cooperative, more willing to act in the national interest, when millions of dead-end Trump supporters are accusing establishment Republicans of stabbing their hero in the back?
Realistically, the most we can hope for is a stingy package that falls far short of what America needs. And I wonder whether Trump-fearing Republicans — who have offered remarkable profiles in cowardice as the soon-to-be ex-president makes wild claims about election theft — will be willing to agree to even that much.
The good news is that the misery will abate when we finally have widespread distribution of a vaccine. In fact, we’ll probably see a sharp jobs recovery late next year.
But that won’t be the end of the story. Before the coronavirus struck, America had low unemployment — but our short-term (and very unequally distributed) prosperity masked the extent to which we were neglecting our future. We desperately need to spend trillions on repairing our crumbling infrastructure, caring for our children and meeting the urgent need for action against climate change.
How much of that essential spending will a Republican Senate agree to? The best guess is zero. After all, McConnell blocked infrastructure spending even when Trump was in the White House and public investment could have helped keep him in office.
Now, what’s bad for America isn’t necessarily bad for corporations. But given where we are, divided government would mean paralysis in a time of crisis, which could very well be catastrophic for everyone. The truth is that even in its own interests, the big money should be rooting for Democrats in those Georgia runoffs.
Un Senato repubblicano sarebbe negativo per le imprese,
di Paul Krugman
Dunque, non c’è stata l’ondata blu che ci si aspettava. Joe Biden sarà il prossimo Presidente, ma a meno che i democratici non riescano a sbaragliare negli spareggi per il Senato in Georgia – il che, per la verità potrebbe accadere, data la forza considerevole in quello Stato dei loro sforzi organizzativi – Mitch McConnell sarà ancora il leader della maggioranza al Senato.
La grande impresa sembra soddisfatta di questo risultato. Il mercato azionario era in crescita anche prima che avessimo buone notizie sulle prospettive di un vaccino per il coronavirus. Pare che si immagini che gli interessi delle società prospereranno con una Presidenza Biden sorvegliata dal controllo repubblicano al Senato .
Ma la grande impresa si sbaglia. Un Governo diviso è anche troppo probabile che comporti paralisi in un’epoca nella quale abbiamo disperatamente bisogno di una azione forte.
Perché? Nonostante le notizie sul vaccino, siamo ancora sulla strada di un inverno pandemico da incubo – il che sarà reso, in termini umani ed economici, di gran lunga peggiore se un Senato repubblicano facesse ostruzionismo alla risposta della Amministrazione Biden. E mentre l’economia avrà un rimbalzo una volta che il vaccino sarà ampiamente distribuito, avremo vasti problemi a lungo termine che non saranno risolti se avremo quel genere di stallo che caratterizzò la maggior parte degli anni di Obama.
Anzitutto la pandemia: con gran parte della attenzione dell’opinione pubblica concentrata sia sugli ultimi disperati tentativi di Donald Trump di rubare le elezioni o sulle speranze che un vaccino ci consenta di riprendere una vita normale, non sono sicuro di quante persone comprendano quanto sia rovinosa la prospettiva che abbiamo dinanzi nei prossimi mesi.
Nella settimana passata, gli americani sono venuti morendo al tasso di più di mille al giorno. Ma le morti hanno il ritardo consueto di alcune settimane sui casi riportati – e il numero giornaliero dei nuovi casi nelle tre settimane passate è raddoppiato. Questo significa in qualche momento del prossimo mese quasi certamente assisteremo a due mila morti giornaliere.
E il numero dei nuovi casi sta ancora crescendo in modo esponenziale, cosicché le cose diverranno assai peggiori nei mesi successivi, in particolare perché fino al 20 gennaio, per tutti gli aspetti pratici, non avremo un Presidente. Allorché Biden entrerà finalmente in carica è possibile che avremo ogni giorno l’equivalente delle morti dell’11 settembre [1].
In aggiunta a portare sia morte che danni alla salute a lungo termine per molti di coloro che resteranno in vita, l’esplosione della pandemia comporterà una immensa difficoltà economica. I Governatori in carica stanno imponendo nuovi blocchi che possono contribuire a frenare la curva del coronavirus, ma che porteranno anche una nuova ondata di perdite di posti di lavoro.
È vero, alcune delle peggiori recrudescenze del coronavirus avvengono adesso in Stati con Governatori irresponsabili che non stabiliscono neanche l’obbligo delle mascherine. Ma persino in quegli stati la gente non può fare a mano di osservare che stanno morendo amici e vicini e che gli ospedali sono pieni; anche senza una guida politica, essi taglieranno le loro spese portando a molti posti di lavoro perduti.
Ciò di cui abbiamo chiaramente bisogno è un programma di attenuazione del disastro su larga scala, fornendo alle famiglie, alle imprese e, non ultimi, agli Stati ed ai governi locali l’aiuto che richiedono per evitare la rovina finanziaria finché non arriva un vaccino. E voi potreste pensare che un Senato repubblicano sarebbe disposto a collaborare con l’Amministrazione Biden su un tale programma evidentemente indispensabile.
O meglio, potreste pensarlo se negli ultimi 12 anni siete rimasti nascosti in una grotta.
Ricordate che la famosa dichiarazione di Mitch McConnell: “L’unica e più importante cosa che vogliamo realizzare è che il Presidente Obama duri un solo mandato”, avvenne nell’ottobre 2010, in un’epoca di ripresa fiacca e di disoccupazione estremamente elevata. Perché aspettarsi che sia maggiormente collaborativo, più disponibile ad agire nell’interesse nazionale, quando milioni di sostenitori di Trump senza prospettive stanno accusando i repubblicani del gruppo dirigente di pugnalare alle spalle il loro eroe?
Realisticamente, il massimo che possiamo sperare è un taccagno pacchetto di misure molto al di sotto di quello di cui l’America ha bisogno. E mi chiedo se i repubblicani che hanno paura di Trump – che hanno offerto considerevoli esempi di codardia nel momento in cui colui che promette di tornare presto Presidente la lanciato pretese selvagge sul furto delle elezioni – saranno disponibili a concordare persino quel poco.
La buona notizia è che la miseria si ridurrà quando avremo finalmente una distribuzione generalizzata del vaccino. Di fatto, probabilmente assisteremo ad ua brusca ripresa dei posti di lavoro verso la fine dell’anno prossimo.
Ma quella non sarà la fine della storia. Prima che il coronavirus colpisse, l’America aveva una disoccupazione bassa – ma la nostra prosperità a breve termine (e distribuita in modo molto ineguale) mascherava la misura nella quale stavamo trascurando il nostro futuro. Abbiamo disperatamente bisogno di riparare le nostre infrastrutture fatiscenti, di curare i nostri figli e di affrontare il bisogno urgente di una iniziativa contro il cambiamento climatico.
Su quanto di quella spesa essenziale i repubblicani saranno d’accordo? L’ipotesi più accreditata è: su nulla. Dopo tutto, Mitch McConnell bloccò la spesa sulle infrastrutture quando Trump era alla Casa Bianca e l’investimento pubblico poteva aiutare a mantenerlo in carica.
Ora, quello che è negativo per l’America non è necessariamente negativo per le grandi società. Ma, dato il punto a cui siamo, una Governo diviso comporterebbe la paralisi in un tempo di crisi, il che di sicuro sarebbe catastrofico per tutti. La verità è che persino nei suoi interessi stretti, il grande capitale dovrebbe fare il tifo per i democratici in quegli spareggi della Georgia.
[1] Gli attentati dell’11 settembre 2001 provocarono 2.977 morti e oltre 6 mila feriti.
By mm
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