Krugman esamina i percorsi che hanno caratterizzato l'evoluzione delle principali 'pazzie' dei repubblicani americani - l'idea che i tagli alle tasse si ripagano da soli, o l'idea che la vittoria di Biden sia stata un furto, per finire con il sabotaggio alla campagna di vaccinazione. La loro traiettoria è identica: molti repubblicani che si supponeva avessero più discernimento, hanno finito per schierarsi con le posizioni più estreme, che pure non erano apparentemente nella natura del partito. Al punto che oggi la viltà dei repubblicani eletti conta almeno altrettanto della follia degli estremisti.
[1] Lionel Charles Robbins, barone Robbins (Sipson, 22 novembre 1898 – Londra, 15 maggio 1984) è stato un economista inglese, conosciuto per la sua definizione di economia, e per i suoi apporti alle teorie ...
[1] La tabella mostra – segmenti rossi per la Cina, segmenti bianchi e blu gli Stati Uniti – gli investimenti dei due paesi nel settore ...
[1] Il Daily Mail è un quotidiano popolare britannico fondato nel 1896. Dal 1971 è stampato in formato tabloid. Come la maggior parte dei quotidiani inglesi esce sei giorni alla settimana (dal lunedì al sabato). ...
Pare che il tormentone delle discussioni tra i democratici americani sul programma di investimenti sulle infrastrutture e su misure di equità sociale sia prossimo ad una conclusione. Non il massimo che si sperava, ma comunque qualcosa di utile. I democratici dovrebbero essere consapevoli di avere dalla loro parte vari argomenti: quelli economici, quelli relativi al consenso dell'opinione pubblica e quelli che vengono da una lunga tradizione storica americana. In fondo, l'America fu, agli inizi del ventesimo secolo, la nazione che inventò la tassazione progressiva.
Ancora sui cosiddetti 'democratici moderati', che Krugman propone di chiamare democratici a sostegno delle grandi imprese. Perché in questi giorni si è compreso che l'obbiettivo della Senatrice Sinema, che con Joe Manchin fa parte di quel gruppo, ha l'intenzione di far saltare quella parte del programma di Biden che riguarda il recupero dei 'regali fiscali' di Trump alle imprese. Notizia sconfortante, ma non così letale, perché gli Stati Uniti possono ben permettersi di prendere a debito i 1.750 miliardi di dollari equivalenti. L'articolo ne spiega le ragioni.
A distanza di poche settimane, un secondo articolo sul Governatore della Virginia Occidentale Joe Manchin, il Senatore democratico che rischia di affondare il programma di Biden su due punti fondamentali come le iniziative sul clima e l'aiuto alle famiglie con figli.
[1] ProPublica è una associazione di giornalismo investigativo con sede a Manhattan; Challenges è una rivista di temi economici francese. [2] La taxe foncière è ...
[1] Una delle divisioni dell’Alta Corte di giustizia inglese.
[1] Il terawattora è una unità di misura pari ad un miliardo di chilowattora. Il wattora è l’energia complessiva fornita qualora la potenza di un ...
Mentre dopo la crisi finanziaria del 2008 le difficoltà venivano da una domanda inadeguata, oggi sembrano derivare da problemi dell'offerta. Ma se l'intasamento dei porti, o le carenze di semiconduttori, possono essere fenomeni temporanei, la difficoltà a trovare forza lavoro pare abbia ragioni più serie. Cresce il numero dei lavoratori che la pandemia ha indotto a ripensare alle loro esistenze e che piuttosto che tornare a posti di lavoro miserabili, sembrano disponibili a correre il rischio di cercarne di migliori. Cresce anche la combattività degli attivisti sindacali. E sono buone notizie per la nazione americana.
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