Sept. 30, 2021
By Paul Krugman
Three weeks ago President Biden announced plans to require Covid-19 vaccinations — or, in some cases, weekly testing as an alternative — for most U.S. workers. There were immediate predictions that the move would backfire, that it would only stiffen vaccine resistance. Indeed, some surveys suggested that as many as half of unvaccinated workers would quit their jobs rather than take their shots.
But such threats are proving mostly empty. Many state and local governments and a significant number of private employers have already imposed vaccine mandates — and these mandates have been very successful. Compliance has been high, and only a relative handful of workers have quit or had to be fired.
To understand why vaccine mandates seem to work so well, we need to think about the real nature of vaccine resistance. Most of the people refusing to take their shots don’t really believe that the vaccines contain tracking microchips or that they have severe side effects.
Instead, everything we’ve seen suggests that many vaccine resisters are like the people who in the past raged about seatbelt laws and bans on phosphates in detergents, or more recently refused to wear masks. That is, they’re people who balk at being asked to accept what they imagine to be a cost or inconvenience on behalf of the public good. (In reality, getting vaccinated is very much something you should do on purely selfish grounds, but as I’ll explain in a minute, that information may not be getting through.) And as I’ve noticed in the past, political rage about public health rules seems, if anything, to be inversely related to how onerous these rules really are.
The point is that most vaccine resistance isn’t about deep concerns, but it often involves assertions of the right to give (misguided perceptions of) self-interest priority over the public interest. So, luckily, many resisters fold as soon as the calculus of self-interest reverses, and refusing to take their shots has immediate, tangible financial costs.
Let’s back up and talk about why the U.S. vaccination drive stalled — why, after a promising start, we fell behind other advanced countries. And let’s be blunt: The core problem is Republicans.
It’s true that vaccination rates among Black and Hispanic adults initially lagged behind the rest of the population, as did rates among political independents. But those gaps have been rapidly closing. For example, between April and September the vaccinated share of Black adults rose from 51 percent to 70 percent, while that of self-identified Republicans rose only from 52 percent to 58 percent.
The geographical evidence is also stark. Counties that strongly supported Donald Trump have far lower vaccination rates than counties that strongly supported Biden. And since June 30 the Trumpiest tenth of the country has had 5.5 times the Covid death rate of the least Trumpy tenth.
But why have so many Republicans refused to take their shots? Some, of course, have bought into the wild claims about side effects and sinister conspiracies that circulate on social media. But they’re probably a small minority.
Almost surely, mainstream right-wing media outlets, especially Fox News, have played a much bigger role. These outlets generally steer away from clearly falsifiable assertions — they have to worry about lawsuits. But they nonetheless want to do all they can to undermine the Biden administration, so they have done their best to raise doubts about the vaccines’ safety and effectiveness.
The effect has been to encourage many Republicans to think of getting vaccinated as an imposition, a cost they’re being asked to bear rather than a benefit they’re being offered — and, of course, something they’re primed to oppose precisely because it’s something Democrats want to see happen. Medical experts may say that going unvaccinated greatly increases your risk of getting seriously ill or dying, but hey, what do they know?
As I said, there probably aren’t very many Americans, even among self-identified Republicans, who really believe the vaccine horror stories — or are willing to make large, visible personal sacrifices in the name of “freedom.” So as soon as the cost of going unvaccinated stops being about statistics and becomes concrete — refuse the shot, lose your job — most vaccine resistance evaporates.
All of this has a clear policy implication for the Biden administration and for other leaders like governors and mayors — namely, full speed ahead. Vaccine mandates won’t cause mass resignations; they will cause a sharp rise in vaccination rates, which is key both to finally getting Covid under control and to achieving sustained economic recovery.
And Democrats shouldn’t fear the political fallout. Almost nobody will vote Republican because they’re enraged by public health rules, since such people are most likely to vote Republican anyway. What really matters for Democrats’ political fortunes is that life in America be visibly getting much better by next fall — and getting shots in arms is the way to make that happen.
Dell’obbligo del vaccino e del guardare in faccia la realtà,
di Paul Krugman
Tre settimane fa il Presidente Biden annunciò programmi per richiedere le vaccinazioni per il Covid-19 – o, in alcuni casi, in alternativa i test settimanali – per la maggioranza dei lavoratori statunitensi. Ci furono immediate previsioni che la mossa avrebbe provocato un contraccolpo, che avrebbe soltanto irrigidito la resistenza al vaccino. In effetti, alcuni sondaggi indicavano che qualcosa come la metà dei lavoratori non vaccinati avrebbe abbandonato il proprio posto di lavoro piuttosto che ricevere l‘iniezione.
Ma tali minacce si sono rivelate per la maggior parte vuote. Molti Stati e governi locali e un significativo numero di impresari privati hanno già imposto l’obbligo vaccinale – e queste ordinanze hanno avuto un grande successo. L’adesione è stata molto alta, e solo una relativa manciata di lavoratori ha lasciato il lavoro o ha dovuto essere licenziata.
Per capire perché gli obblighi vaccinali sembrano funzionate così bene, si deve pensare alla vera natura della resistenza al vaccino. La maggioranza delle persone che si rifiutano di avere le iniezioni non credono veramente che i vaccini contengano microchip traccianti o che abbiano gravi effetti collaterali.
Piuttosto, tutto quello che abbiamo osservato indica che molti resistenti al vaccino sono come le persone che nel passato resistevano alle leggi sulle cinture di sicurezza e alle messe al bando dei fosfati nei detergenti, o più di recente si rifiutavano di indossare le mascherine. Cioè, sono persone che rifiutano di accettare quello che si immaginano sia un costo o un inconveniente nell’interesse del bene pubblico (in realtà, vaccinarsi è soprattutto qualcosa che si dovrebbe fare su una base semplicemente egoistica, ma come spiegherò in un attimo, quella informazione forse non sta passando). E, come ho notato in passato, l’arrabbiatura politica per le regole sanitarie sembra, semmai, essere in un rapporto inverso a quanto queste regole sono realmente onerose.
Il punto è che la maggiore resistenza al vaccino non riguarda preoccupazioni profonde, a riguarda spesso il diritto (o la relativa sbagliata percezione) di dare priorità al proprio interesse rispetto all’interesse pubblico. Dunque, fortunatamente molti resistenti fanno un passo indietro quando il calcolo dell’interesse personale si inverte, e rifiutare di ricevere le proprie iniezioni ha immediati e tangibili costi finanziari.
Facciamo un passo indietro e diciamo perché la spinta alla vaccinazione negli Stati Uniti ha ristagnato – perché, dopo un avvio promettente, siamo indietro rispetto agli altri paesi avanzati. E siamo chiari: il problema principale sono i repubblicani.
È vero che i tassi di vaccinazione tra gli adulti di colore e gli ispanici inizialmente erano indietro rispetto al resto della popolazione, come lo erano per coloro che si dichiaravano politicamente indipendenti. Ma quei divari si stanno rapidamente chiudendo. Ad esempio, tra aprile e settembre la quota dei vaccinati tra i neri adulti è cresciuta dal 51 per cento al 70 per cento, mentre quella di coloro che si dichiarano repubblicani è cresciuta soltanto dal 52 al 58 per cento.
Anche le prove geografiche sono chiarissime. I distretti elettorali che hanno dato un forte sostegno a Donald Trump hanno tassi di vaccinazione di gran lunga più bassi dei tassi delle contee che hanno dato forte sostegno a Biden. E a partire dal 30 di giugno il decimo del paese più trumpiano ha avuto un tasso di mortalità da Covid pari a 5,5 volte quello del decimo meno trumpiano.
Ma perché così tanti repubblicani hanno rifiutato di prendere i vaccini? Alcuni, ovviamente, hanno abboccato alle inferocite pretese sugli effetti collaterali e sulle sinistre cospirazioni che circolano sui social media. Ma costoro probabilmente sono una piccola minoranza.
Quasi certamente, le principali agenzie mediatiche della destra, in particolare Fox News, hanno giocato un ruolo molto più grande. In generale queste agenzie si astengono da giudizi chiaramente impugnabili – devono preoccuparsi delle cause legali. Ma nondimeno vogliono fare tutto il possibile per danneggiare l’Amministrazione Biden, dunque hanno fatto del loro meglio per sollevare dubbi sulla sicurezza e sulla efficacia dei vaccini.
L’effetto è stato l’incoraggiare molti repubblicani a pensare alla vaccinazione come una imposizione, un costo che gli veniva chiesto di sopportare piuttosto che un vantaggio che gli veniva offerto – e, naturalmente, qualcosa a cui erano pronti ad opporsi proprio perché i democratici volevano che accadesse. Gli esperti sanitari possono dire che restando non vaccinati aumenta fortemente il vostro rischio di ammalarsi o di morire, ma insomma, che ne sanno loro?
Come ho detto, probabilmente non ci sono molti americani, persino tra coloro che si dichiarano repubblicani, che credono davvero alle storie dell’orrore sui vaccini – o che sono disponibili a fare grandi e visibili sacrifici personali in nome della “libertà”. Cosicché appena il costo di restare non vaccinati finisce di riguardare le statistiche e diventa concreto – se rifiuti il vaccino perdi il posto di lavoro – la maggior parte della resistenza ai vaccini svanisce.
Tutto questo ha una evidente implicazione politica per l’Amministrazione Biden e per gli altri leader come i governatori o i sindaci – precisamente, andare avanti con la massima velocità. Gli obblighi dei vaccini non provocheranno dimissioni in massa; provocheranno una netta crescita dei tassi della vaccinazione, che è fondamentale sia per mettere finalmente il Covid sotto controllo che per realizzare una sostenuta ripresa economica.
E i democratici non dovrebbero aver timore di negative conseguenze politiche. Quasi nessuno voterà repubblicano perché è furioso delle regole sanitarie pubbliche, dal momento che la maggioranza di tali persone probabilmente voteranno repubblicano in ogni caso. Quello che conta per le fortune politiche dei democratici è che la vita in America divenga visibilmente migliore per il prossimo autunno – e il prendersi le iniezioni nelle braccia è il modo per farlo succedere.
By mm
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