Dec. 9, 2021
By Paul Krugman
Last week’s employment report was puzzling. The Bureau of Labor Statistics carries out two separate surveys, one of employers and another of households; we normally expect the two to paint a similar picture. This time, not so much.
The employer survey was, to use the technical term, meh — 210,000 jobs added, a respectable number but not what many had hoped for. The household survey, however, was terrific; in particular, the employment rate among prime-age adults, a key measure of labor market health, is beginning to approach prepandemic levels.
Well, we shouldn’t make too much of the apparent inconsistencies in the report. Noisy data happens, and overall the economic picture looks pretty good — indeed, in many ways this looks like the best economic recovery in many decades.
Yet consumers appear to be feeling very downbeat — or at least that’s what they tell surveys like the famous Michigan Survey of Consumers. And this perception of a bad economy is clearly weighing on President Biden’s approval rating. Which raises the question: Are consumers right? Is this a bad economy despite data showing it as very good? And if it really isn’t a bad economy, why does the public say it is?
Just to be clear, I genuinely want to know the answer to these questions. I don’t think it’s a crude case of “people are being lied to by the corporate media,” although if you ask me, it’s silly when people in the media get all huffy over any suggestion that how they report on the economy has an influence on public perceptions. (If it doesn’t, why do they bother?)
So what is going on? Let’s start with the obvious culprit, inflation, which is indeed running hotter than it has for decades.
Rising prices have certainly eroded many workers’ wage gains, although real personal income per capita is still above its prepandemic level even though the government is no longer handing out lots of money. And my sense is that inflation has a corrosive effect on confidence even when incomes are keeping up, because it creates the perception that things are out of control.
That said, surveys about inflation also illustrate the point that when you talk to consumers, the questions they answer may not be the ones you thought you were asking. It’s a longstanding observation — almost a running joke — that the “expected inflation” number from the Michigan Surveys is, in practice, basically the price of gasoline.
So what question are people really answering when asked about the state of the economy? One clue is that there’s an incredible amount of partisan skew in the responses. Republicans say, bizarrely, that current economic conditions are much worse than they were in March 2009, when the economy was losing 800,000 jobs a month.
Another clue is that you get very different answers when you ask people “How are you doing?” rather than “How is the economy doing?” The Langer Consumer Confidence Index asks people separately about the national economy — where their assessment is dismal — and about their personal financial situation, where their rating is high by historical standards. The Michigan Surveys don’t ask quite the same questions, but they do ask people how their current financial situation compares with five years earlier; 63 percent say they’re better off, the same number as in September 1984, just before Ronald Reagan won an electoral landslide with claims that it was “morning in America.”
Aside from looking at what people say, surely it makes sense to look at what they do. If consumers are really as depressed as the sentiment numbers say, why are retail sales running so high?
And if we turn our attention from consumers to businesses, what we see is a huge surge in capital expenditures. That is, businesses are investing as if they see a booming economy and expect the boom to continue.
In short, the public’s highly negative assessment of the economy is at odds with every other indicator I can think of. Again, what’s going on?
As I said, part of the answer is probably that inflation unnerves people even when their incomes are keeping up. This may be especially true when there are big increases in the cost of filling one’s gas tank, a cost that has psychological salience far larger than its 4 percent weight in the Consumer Price Index.
Partisanship is also definitely a factor. Two-thirds of Republicans believe that the 2020 election was stolen; how much of a stretch is it for them also to believe that the Biden economy is terrible, whatever their personal experience?
Finally, as I also said, it’s implausible to assert that the tone of media coverage is irrelevant. It’s not even necessarily a partisan thing. My world is full of economic commentators who have spent years eager to moralize about the evils of inflation and who were bitterly disappointed when their hoped-for disaster failed to materialize a decade ago. Now they have their chance, and they’re surely having some effect on public perceptions.
So it’s important to keep perspective. This is actually a very good economy, albeit with some problems. Don’t let the doomsayers tell you otherwise.
Come sta andando l’economia degli Stati Uniti?
Di Paul Krugman
Il rapporto sull’occupazione della scorsa settimana era sconcertante. L’Ufficio delle Statistiche del Lavoro ha effettato due separati sondaggi, uno tra i datori di lavoro e un altro sulle famiglie; di solito ci aspettiamo che essi forniscano un quadro simile. Questa volta, non era così simile.
Il sondaggio tra i datori di lavoro dava un risultato, per usare un termine tecnico, ‘così e così’ – duecento mila posti di lavoro in più sono un numero rispettabile, ma non quello che molti avevano sperato. Il sondaggio sulle famiglie, tuttavia, era fantastico; in particolare, il tasso di occupazione tra gli adulti nella principale età lavorativa, una misura fondamentale della salute del mercato del lavoro, sta cominciando ad avvicinarsi ai livelli prepandemici.
Ebbene, non dovremmo fare troppo affidamento alle apparenti contraddizioni nel rapporto. Talvolta i dati sono confusi, e nel complesso il quadro economico sembra abbastanza positivo – in effetti, in molti sensi questa sembra la migliore ripresa economica da molti decenni.
Tuttavia, i consumatori sembrano sentirsi molto depressi – o almeno questo è quanto ci dicono sondaggi come il famoso Sondaggio sui Consumatori [dell’Università del] Michigan. E questa percezione di una economia negativa chiaramente sta pesando sugli indici di gradimento del Presidente Biden. Il che solleva una domanda: hanno ragione i consumatori? Questa è una situazione economica negativa, nonostante che i dati mostrino che è molto positiva? E se in realtà la situazione economica non è negativa, perché l’opinione pubblica lo afferma?
Per chiarezza, io vorrei davvero conoscere la risposta a queste domande. Non penso che sia un semplice caso nel quale “le persone vengono ingannate dai media delle grandi società”, sebbene, se me lo chiedete, è ridicolo quando le persone nei media si irritano per ogni allusione al fatto che il modo in cui esse descrivono l’economia abbia una influenza sulle percezioni del pubblico (se non l’avesse, perché se ne darebbero pena?)
Dunque, cosa sta succedendo? Partiamo dal responsabile più evidente, l’inflazione, che in effetti si sta surriscaldando più di quanto faceva da decenni.
La crescita dei prezzi ha certamente eroso molti progressi salariali dei lavoratori, sebbene il reddito personale reale procapite sia ancora superiore al suo livello prepandemico, anche se il Governo non sta più distribuendo grandi quantità di denaro. E la mia sensazione è che l’inflazione abbia un effetto corrosivo anche quando i redditi stanno salendo, giacché crea la sensazione che le cose siano fuori controllo.
Ciò detto, anche i sondaggi sull’inflazione confermano questo aspetto: che quando si parla con i consumatori, le domande alle quali essi rispondono non sono quelle che voi pensavate gli fossero state rivolte. È una osservazione di lunga data – quasi una battuta ricorrente – che il dato sulla “aspettativa di inflazione” sia, in pratica, il prezzo della benzina.
Dunque, a quale domanda le persone stanno rispondendo quando fate loro la domanda sullo stato dell’economia? Un indizio è che nelle risposte ci sia una incredibile quantità di distorsioni di parte. I repubblicani, bizzarramente, dicono che e attuali condizioni economiche sono molto peggiori di quelle che erano nel marzo del 2009, quando l’economia perdeva 800.000 posti di lavoro al mese.
Un altro indizio è che si ottengono risposte molto diverse quando si chiede “Come vi sta andando, personalmente?” , anziché “Come sta andando l’economia?” L’ Indice sulla Fiducia dei Consumatori Langer pone separatamente agli intervistati la domanda sulla economia nazionale – per la quale il loro giudizio è tetro – e quella sulla loro personale situazione finanziaria, dove, per le serie storiche, il loro apprezzamento è elevato. Il Sondaggio Michigan non pone le stesse domande, ma in effetti chiede alle persone quale sia la loro attuale condizione finanziaria rispetto a cinque anni prima; il 63% dice che essa è migliorata, lo stesso dato del settembre 1984, appena prima che Ronald Reagan vincesse in modo schiacciante con l’argomento che “era tornato il giorno in America”.
Mettendo da parte l’osservazione su quello che le persone dicono, ha senza dubbio senso osservare quello fanno. Se i consumatori sono realmente depressi come dicono i dati sulle loro sensazioni, perché le vendite al dettaglio sono così forti?
E se si sposta l’attenzione dai consumatori alle imprese, quello che osserviamo è un grande crescita nelle spese di capitale. Ovvero, le imprese stanno investendo come se vedessero un boom nell’economia e si aspettassero che esso vada avanti.
In breve, il giudizio fortemente negativo dell’opinione pubblica sull’economia è all’opposto di ogni altro indicatore che mi viene in mente. Di nuovo, cosa sta succedendo?
Come ho detto, in parte la risposta è che probabilmente l’inflazione innervosisce anche quando i loro redditi crescono. Questo può essere particolarmente vero quando ci sono grandi aumenti di costo per riempire un serbatoio di benzina, un costo che ha un rilievo psicologico molto magiore del suo peso del 4 per cento nell’Indice dei Prezzi al Consumo.
Di sicuro anche la faziosità politica è un fattore. Due terzi dei repubblicani credono che le elezioni del 2020 siano state rubate; quanto sforzo devono fare per credere anche che l’economia con Biden sia terribile, a prescindere dalla loro esperienza personale?
Infine, come anche ho detto, è inverosimile sostenere che il tono dei commenti dei media sia irrilevante. Non si tratta neanche necessariamente di faziosità partitica. La mia disciplina è piena di commentatori economici che hanno speso anni nell’ansia di moralizzare sui mali dell’inflazione e che un decennio fa sono rimasti amaramente delusi dal fatto che i loro auspicati disastri non si fossero materializzati. Ora hanno la loro occasione, e di sicuro stanno avendo un qualche effetto sulle percezioni dell’opinione pubblica.
Dunque, è importante mantenere la prospettiva. In realtà questa è una economia molto buona, seppure con qualche problema. Non consentite ai profeti di sventura di raccontarla in un altro modo.
By mm
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