Jan. 3, 2022
By Paul Krugman
A year ago it seemed reasonable to hope that by early 2022 we’d mainly be talking about Covid — or at least Covid as a major health and quality-of-life issue — in the past tense. Effective vaccines had been developed with miraculous speed; surely a sophisticated nation like the United States would find a way to get those vaccines quickly and widely distributed.
So why didn’t we get past the pandemic? Part of the problem has been the creativity of viral evolution. The Delta variant shocked us with its lethality; now Omicron is shocking us with its transmissibility. Still, we could and should have done far better. And the main reason we didn’t was the power of politically motivated lies.
Before I get to the specifics of those lies and the damage they’ve done, let’s be clear: Yes, this is about politics.
I know I’m not the only commentator who has faced a lot of pushback against emphasizing the partisan nature of vaccine resistance. We’re constantly reminded that many unvaccinated Americans aren’t Republican loyalists, that there are multiple reasons people won’t get or at least haven’t gotten their shots. All this is true; but politics has nonetheless played a crucial — and growing — role.
Look, for example, at a KFF survey from October, which found that 60 percent of the unvaccinated identified as Republicans, compared with only 17 percent who identified as Democrats. Or look at the invaluable Charles Gaba’s analysis of county-level data, which finds that on average a one percentage point higher Trump share of the 2020 vote corresponds to about a half-point reduction in a county’s current vaccination rate.
But how did politics do so much to undermine what should have been a medical miracle? I’d identify three important lies that keep being repeated by Republican politicians and right-wing media.
First is the claim that the coronavirus is no big deal. You might think this claim would have been retired, given that more than 800,000 Americans have died from Covid since Rush Limbaugh compared its virus to the common cold.
But it’s still out there. Political figures like Marco Rubio are dismissing the response to Omicron as “irrational hysteria” because the variant appears to cause relatively few hospitalizations among the fully vaccinated. He slips quickly past that last qualification, which the KFF survey suggests has eluded millions of unvaccinated Republicans, who declare themselves unworried by a disease that should have them very worried indeed.
And conservative commentators erupted in rage when President Biden pointed out, reasonably, that the coronavirus is still extremely dangerous if you haven’t gotten your shots; Tucker Carlson accused Biden of treating the unvaccinated as “subhumans.”
Next up: the claim that vaccination is ineffective. “If the booster shots work, why don’t they work?” tweeted Republicans on the House Judiciary Committee.
What they were getting at, presumably, is the fact that Omicron is producing a number of breakthrough infections, while carefully ignoring the overwhelming evidence that even when vaccinated Americans do get infected they are far less likely than the unvaccinated to be hospitalized — or die.
Finally, there’s the claim that it’s all about freedom, that remaining unvaccinated should be treated simply as a personal choice. For example, the administration of Gov. Greg Abbott of Texas has used that argument as the basis for a lawsuit seeking to block federal vaccine mandates. The Abbott administration has also appealed for federal aid to help Texas — which has a strikingly low vaccination rate in part because Abbott has prevented private businesses from imposing vaccine requirements — cope with a surge in Covid cases and hospitalizations. Need we say more?
Alert readers will have noticed that these Republican claims, in addition to being false, contradict one another in multiple ways. We can ignore Covid thanks to vaccines, which by the way don’t work. Vaccination is a personal choice, but giving people the information they need to make that choice wisely is a vile attack on their dignity. It’s all about freedom and free markets, but this freedom doesn’t include the right of private businesses to protect their own workers and customers.
So none of this makes any sense — not, that is, unless you realize that Republican vaccine obstructionism isn’t about serving a coherent ideology, it was and is about the pursuit of power. A successful vaccination campaign would have been a win for the Biden administration, so it had to be undermined using any and every argument available.
Sure enough, the anti-vaccine strategy has worked politically. The persistence of Covid has helped keep the nation’s mood dark, which inevitably hurts the party that holds the White House — so Republicans who have done all they can to prevent an effective response to Covid have not hesitated, even for a moment, in blaming Biden for failing to end the pandemic.
And the success of destructive vaccine politics is itself deeply horrifying. It seems that utter cynicism, pursued even at the cost of your supporters’ lives, pays.
Le bugie virali che continuano ad ammazzarci,
di Paul Krugman
Un anno fa sembrava ragionevole sperare che per gli inizi del 2022 avremmo parlato principalmente al passato del Covid, almeno del Covid come un tema importante di sanità e di qualità della vita. Erano stati messi a punto vaccini efficaci con una velocità miracolosa; di sicuro una nazione sofisticata come gli Stati Uniti avrebbe trovato un modo per ottenere rapidamente quei vaccini e distribuirli ampiamente.
Perché dunque non superiamo la pandemia? In parte il problema è stato la creatività della evoluzione virale. La variante Delta ci aveva sorpreso per la letalità; adesso Omicron ci sta sorprendendo per la sua trasmissibilità. Eppure, avremmo potuto e dovuto far meglio. E la principale ragione per la quale non l’abbiamo fatto è stato il potere delle bugie determinate dalla politica.
Prima di passare agli aspetti specifici di queste bugie e al danno che hanno fatto, siamo chiari: sì, tutto questo riguarda la politica.
So che non sono l’unico commentatore che si è trovato dinanzi ad una gran quantità di reazioni negative alla sottolineatura della natura politicamente faziosa della resistenza al vaccino. Ci viene costantemente ricordato che molti americani non vaccinati non sono fedeli repubblicani, che ci sono varie ragioni per le quali le persone non vogliono avere o almeno non hanno ricevuto le loro iniezioni. Tutto questo è vero; ma nondimeno la politica ha giocato un ruolo cruciale, e crescente.
Si guardi, ad esempio, ad un sondaggio del KFF di ottobre, che ha scoperto che il 60 per cento dei non vaccinati si dichiarano repubblicani, contro soltanto il 17 per cento che si dichiarano democratici. O si veda la preziosa analisi di Charles Gaba dei dati al livello delle contee, che scopre che in media un punto percentuale più elevato di voti di Trump nel 2020 corrisponde a circa mezzo punto di riduzione nell’attuale tasso di vaccinazione.
Ma come la politica ha potuto mettere a repentaglio quello che avrebbe dovuto essere un miracolo sanitario? Identificherei tre fondamentali bugie che continuano ad essere ripetute dai politici repubblicani e dai media di destra.
La prima è la pretesa che il coronavirus non sia un gran problema. Potreste pensare che un argomento del genere avrebbe dovuto essere messo da parte, considerato che più di 800 mila americani sono morti per Covid dal momento in cui Rush Limbaugh [1] paragonava quel virus ad un comune raffreddore.
Ma è un argomento ancora in circolazione. Personaggi politici come Marco Rubio stanno liquidando la risposta a Omicron come una “isteria irrazionale”, perché la variante sembra provocare relativamente poche ospedalizzazioni tra i pienamente vaccinati. Quest’ultima caratteristica – che il sondaggio della KFF indica non abbia riguardato milioni di repubblicani non vaccinati, che si dichiarano non preoccupati per una malattia che in effetti avrebbe dovuto preoccuparli molto – egli la oltrepassa rapidamente.
Ed i commentatori conservatori sono scoppiati di rabbia quando il Presidente Biden ha, ragionevolmente, messo in evidenza che il coronavirus è ancora estremamente pericoloso per chi non ha ancora ricevuto il vaccino; Tucker Carlson [2] ha accusato Biden di trattate i non vaccinati come “subumani”.
La bugia successiva: la pretesa che la vaccinazione sia inefficace. “Se funzionano le vaccinazioni di richiamo, perché non fanno effetto?”, hanno scritto su Twitter i repubblicani della Commissione Giustizia della Camera?
Presumibilmente, quello a cui vogliono riferirsi è il fatto che Omicron stia producendo un certo numero di infezioni in individui vaccinati [3], mentre tranquillamente ignorano la schiacciante evidenza che anche quando vengono infettati gli americani vaccinati, è di gran lunga meno probabile che essi siano ospedalizzati o muoiano rispetto ai non vaccinati.
Infine c’è la pretesa che tutto abbia a fare con la libertà, che i non vaccinati che restano dovrebbero essere considerati semplicemente come una scelta personale. Ad esempio, la Amministrazione del Governatore Greg Abbott del Texas ha utilizzato quell’argomento come base per un procedimento legale che cerca di bloccare gli obblighi federali alla vaccinazione. L’Amministrazione Abbott si è anche appellata contro il sostegno federale per aiutare il Texas – che ha in modo impressionante un tasso di vaccinazione basso, in parte a causa del fatto che Abbott ha impedito alle imprese private di imporre il requisito della vaccinazione – a fare i conti con un picco di casi di Covid e di ospedalizzazioni. C’è bisogno di dire altro?
I lettori attenti avranno notato che questi argomenti repubblicani oltre ad essere falsi, si contraddicono l’uno con l’altro in vari modi. Si può ignorare il Covid grazie ai vaccini, che peraltro non funzionano. La vaccinazione è una scelta personale, ma dare alle persone le informazioni di cui hanno bisogno per fare saggiamente quella scelta è un attacco vile alla loro dignità. Il tutto riguarda la libertà e i liberi mercati, ma questa libertà non include il diritto delle imprese private di proteggere i propri lavoratori e clienti.
Dunque, niente di questo ha senso – ovvero, non lo ha a meno che non si ammetta che l’ostruzionismo repubblicano ai vaccini non è al servizio di una coerente ideologia, ma ha riguardato e riguarda il perseguimento del potere. Una campagna di vaccinazione di successo sarebbe stata una vittoria per la Amministrazione Biden, dunque doveva essere messa a repentaglio con tutti gli argomenti disponibili, in ogni forma.
Di sicuro, dal punto di vista della politica la strategia contro i vaccini ha funzionato. La persistenza del Covid ha contribuito a mantenere la nazione in un umore cupo, il che inevitabilmente danneggia il partito che sta alla Casa Bianca – cosicché i repubblicani che hanno fatto tutto quello che potevano per impedire una risposta efficace al Covid, non hanno esitato, neppure per un attimo, a dare la colpa a Biden per non essere riuscito a interrompere la pandemia.
E il successo della politica distruttiva sui vaccini è esso stesso profondamente sconvolgente. Sembra che un cinismo senza limiti, perseguito anche al costo delle vite dei propri sostenitori, funzioni.
[1] Conduttore radiofonico e giornalista della destra americana.
[2] Altro conduttore della destra americana.
[3] Varie ricerche sui dizionari indicano che, in questo caso, al termine “breakthrough” non corrisponde una parola precisamente equivalente in italiano (si potrebbe usare “recidiva”, ma non mi pare significhi lo stesso). Quindi traduco con il senso effettivo per esteso.
By mm
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