Every decision to impose a lockdown in a pandemic is a decision to sacrifice the economy in order to save lives, at least in the short-run. The lockdown decisions may prove, over the longer term, even good for the economy—but it clear that every government, at every administrative level, has since the very beginning of the pandemic weighed its lockdown decisions that would save lives against the costs they would impose on the economy.
Now, assume that you do not know anything about how different countries have handled the pandemic so far and are given the following exam questions: there is a very rich country with a democratic government, and there is a significantly less rich country trying to catch up with the richest (but still at 1/3 of the richest country’s per capita income level) with an authoritarian government. Which government is more likely to use lockdowns to stop the spread of the disease?
I assume that you are a very good student. You would say the former. And would explain it on several grounds. First, richer countries, in principle, value human lives more than poor countries. Not only if we look at individuals as economic producing machines: a person living and working in a rich country will during his/her lifetime produce X amount of real goods and services, while an equivalent person living and working in a poor country would produce a fraction of X. (Consequently, the death of the former would reduce output by more than the death of the latter.) Likewise, you could add, supporting this argument, when people from rich countries are killed by people from poor countries, the compensatory payments are much greater than when people from rich countries kill people from poor countries.
Second, as countries get richer, they tend to become “nicer”: there are greater social spending as a share of total income, more attention is being paid to the handicapped and sick people, there are more days of vacation, sick leave is compensated fully etc. It follows that in the case of a pandemic too, the rich country will tend to care more for its people—because it can afford it, and because there is a greater demand for such protection.
Third, our good student will write that democracy as such will care more about the lives of its citizens than an authoritarian regime that can leave them out to die. He could easily give numerous historical examples that support his case.
Finally, the student could provide yet another argument: if the authoritarian government is obsessed with catching up with the democratic country in terms of its GDP, will it not be additionally loath to sacrifice economic growth.
He would thus conclude that on all reasonable grounds, rich democratic country should impose lockdowns more frequently. And he would probably get an A.
But this pandemic has shuffled cards in very unexpected ways. When we look at the reality around us, we see rich democratic countries averse to lockdowns and quite willing to run a huge bill in terms of human casualties. And we see an authoritarian government in a less rich country that is in the grip of an ideology of “GDP-ism”, much more willing to impose lockdowns, protect lives and sacrifice the economy.
So we have to ask another student to give us his answer.
Now, the iconoclastic student might answer as follows. The authoritarian county’s government finds its legitimacy in showing that it is much more efficient than a democratic government. It thus has to fight all the time. It has to be on its toes permanently. So if it sees saving lives to be an indicator of its efficiency (and if people seem to agree) it will apply lockdowns whenever it thinks they are needed.
But a democratic government is an elected government. It knows that the elections are far away. It is not well organized; different parts of the government think differently; they often work at cross-purpose. The central part of the government might also think that, by the time the elections are called, many people will have forgotten about the pandemic and even about the dead. (And the dead, as we know, do not vote.) But people might not have forgotten about having lost their jobs and slid into poverty, even if temporarily. So the government might lose more votes by being seen as callous about people’s jobs than by being callous about people’s lives
The iconoclastic student might continue: if individuals tend to underestimate their risks of getting the disease and dying, while the risks of losing income and jobs are quite clear and obvious, would not this add to the pressure on the government to refrain from lockdowns? And since it is a democratic government, would not that government listen to the voice of the people, and keep the economy going?
The iconoclastic student would have made some good points too. But before the reality was revealed to us, we would have probably given him a B: good but not wholly persuasive, especially when compared with our hard-working first student.
Would our grading be right?
Le morti e l’economia: un capovolgimento inaspettato,
di Branko Milanovic
Ogni decisione di imporre un lockdown in una pandemia è una decisione di sacrificare l’economia allo scopo di salvare vite umane, almeno nel breve periodo. Le decisioni sul lockdown si possono dimostrare, nel più lungo periodo, persino positive per l’economia – ma è chiaro che ogni Governo, ad ogni livello amministrativo, ha sin dall’inizio comparato le sue decisioni sui lockdown che salverebbero vite umane con i costi che esse imporrebbero all’economia.
Ora, ipotizziamo di non saper niente su come diversi paesi hanno gestito la pandemia sino a questo punto e che siano poste in un esame le seguenti domande: c’è un paese molto ricco con un Governo democratico, e c’è un paese sostanzialmente meno ricco che cerca di raggiungere il livello del più ricco (ma che ancora ha un reddito procapite pari ad un terzo del paese più ricco) con un Governo autoritario. Quale Governo è più probabile che utilizzi i lockdown per fermare la diffusione della malattia?
Io assumo che siate un ottimo studente. Voi rispondereste: il primo. E lo spieghereste in vari modi. Anzitutto, i paesi ricchi in via di principio apprezzano il valore delle vita umane più dei paesi poveri. Anche se noi consideriamo gli individui come macchine di produzione economica: una persona che vive e lavora in un paese ricco produrrà durante la sua esistenza una quantità X di beni e servizi, mentre un equivalente persona che vive e lavora in una pese povero produrrà una frazione di X (di conseguenza, la morte della prima ridurrà maggiormente il prodotto della morte della seconda). In modo analogo, potreste aggiungere a sostegno di questo argomento, quando le persone dei paesi ricchi sono uccise da persone dei paesi poveri, i risarcimenti sono molto maggiori di quando persone da paesi ricchi uccidono le persone dei paesi poveri.
In secondo luogo, come i paesi diventano più ricchi, tendono a divenire “più garbati”: c’è una maggiore spesa sociale come quota del reddito totale, maggiore attenzione viene rivolta alle persone handicappate o ammalate, ci sono più mesi di vacanze, i congedi per malattia sono interamente pagati etc. Ne consegue che anche nel caso di una pandemia, il paese ricco tenderà a curarsi di più delle sue persone – giacché può permetterselo e perché c’è una maggiore domanda per tale protezione.
In terzo luogo, il nostro bravo studente scriverà che una democrazia in quanto tale si curerà di più delle vite dei suoi cittadini di un regime autoritario che può lasciarli morire. Lo studente potrebbe fornire molti esempi storici a sostegno di questa tesi.
Infine, lo studente potrebbe fornire un altro argomento: se il Governo autoritario è ossessionato dal raggiungere il paese democratico in termini di PIL, in aggiunta non potrebbe che esser restio a sacrificare la crescita economica.
Quindi egli concluderebbe che sotto ogni ragionevole aspetto, il ricco paese democratico dovrebbe imporre più frequentemente i lockdown. E probabilmente otterrebbe il voto massimo all’esame.
Ma questa pandemia ha scompigliato le carte in modi alquanto inaspettati. Quando osserviamo la realtà attorno a noi, vediamo ricchi paesi democratici contrari ai lockdown e abbastanza disponibili a pagare un prezzo elevato in termini di vite umane. E vediamo un Governo autoritario in un paese meno ricco che è preda di una ideologia basata sul PIL, molto più disponibile a imporre lockdown, a proteggere le vite umane e a sacrificare l’economia.
Dunque, dobbiamo chiedere ad un altro studente di darci la sua risposta.
Ora, lo studente non convenzionale potrebbe rispondere nel modo seguente. Il Governo autoritario di un paese trova la sua legittimazione nel dimostrare che è molto più efficiente di un Governo democratico. Esso quindi deve combattere in continuazione. Deve stare all’erta in permanenza. Se dunque esso constata che salvare le vite è un indicatore della sua efficienza (e le persone sembrano essere d’accordo) applicherà i lockdown ogni volta che pensa che siano necessari.
Ma un Governo democratico è un Governo eletto. Sa che le elezioni sono lontane nel tempo. Non è ben organizzato; le diverse parti del Governo la pensano diversamente; spesso lavorano per obbiettivi contrapposti. La parte centrale del Governo potrebbe anche ritenere che, entro il tempo nel quale le elezioni verranno convocate, molte persone di saranno scordate della pandemia e persino dei morti (e i morti, come è noto, non votano). Ma le persone potrebbero non essersi dimenticate di aver perso i loro posti di lavoro e di essere scivolate nella povertà, seppur temporaneamente. Dunque, il Governo potrebbe perdere più voti essendo considerato insensibile ai posti di lavoro che non essendo insensibile alla vita delle persone.
Lo studente non convenzionale potrebbe proseguire: se le persone tendono a sottovalutare i loro rischi nel prendere la malattia e nel morire, mentre i rischi di perdite di reddito e di posti di lavoro sono abbastanza chiari ed evidenti, non sarebbe anche questa una spinta sul Governo per astenersi dai lockdown? E dal momento che esso è un Governo democratico, quel Governo non ascolterebbe la voce del popolo, e non farebbe andare avanti l’economia?
Anche lo studente non convenzionale avrebbe fornito alcuni buoni argomenti. Ma prima che la realtà ci fosse stata rivelata, probabilmente gli avremmo dato un voto più basso: buono ma non interamente persuasivo, specialmente al confronto col primo studente diligente.
Il nostro giudizio sarebbe stato corretto?
By mm
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