Un nuovo intervento di Krugman sulla guerra in Ucraina. Con una equiparazione assoluta della guerra russa agli attacchi aerei nazisti in Inghilterra nel 1940 e degli aiuti americani decisi allora dal Presidente Roosevelt e quelli attuali promossi dagli Stati Uniti. In effetti, non pare sussista alcun interesse a ragionare di una pace possibile. E la vittoria ucraina che si caldeggia, sarebbe una vittoria globale della libertà, con effetti in tutto il mondo. Anche, perché no?, nelle prossime elezioni a medio termine americane.
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