I ‘principali collegamenti’ col mondo di Adam Tooze: una nuova serie di diagrammi. Gennaio 2023
[Come i lettori di FataTurchina sanno, da vari mesi abbiamo cominciato a seguire gli articoli di Adam Tooze, storico britannico che insegna alla Columbia University, autore di molti libri e di frequenti interventi su giornali come il Financial Times e il Guardian. I testi che traduciamo compaiono sul suo blog che ha per titolo “Chartbook”, ovvero una ‘raccolta di diagrammi’.
In realtà gli interventi sono di due tipi: qualli che sono segnalati effettivamente come ‘chartbooks’, che sono piccoli saggi monotematici, con le valutazioni dell’Autore che sono accompagnate da un ricco armamentario di tabelle e di citazioni da disparati esperti di tutto il mondo; e quelli che sono segnalati come “top links” – ovvero “principali collegamenti” – che consistono più semplicemente nell’offerta di singoli diagrammi particolarmente significativi. Sinora avevamo tradotto e pubblicato su FataTurchina solo i primi interventi, che per la loro natura assomigliano maggiormente ai materiali che normalmente selezioniamo. Ma sarebbe un peccato trascurare la seconda serie di interventi, che di solito ha un interesse eccezionale.
Per questa ragione oggi inauguriamo anche una serie di presentazioni dei “top links”. Sono letture ovviamente meno organiche, ma ci è parso che abbiano un interesse che non sfuggirà ai nostri lettori. Naturalmente, in questo caso non è necessario pubblicare i testi nelle due versioni inglese ed italiana; ogni diagramma sarà accompagnato da semplici note di traduzione utili, per chi ne avesse bisogno, ad una più facile comprensione dei diagrammi stessi. Da oggi, quelle tabelle le indicheremo con una numerazione progressiva.]
Collegamento 1: “Nel 2022, gli investitori si riversano sulle grandi società della difesa”
Nota: il diagramma mostra gli incrementi impressionanti degli investimenti nelle società degli armamenti (europee) dopo l’invasione russa dell’Ucraina (febbraio 2022). Gli aumenti maggiori, attorno al 150%, hanno riguardato la Rheinmetall AG (linea nera), ritenuta la maggiore industria tedesca nel campo degli armamenti, le sue principali fabbriche ubicate a Düsseldorf, Kassel e Unterlüß. Gli altri, comunque collocati tra il + 50% e il + 80%, riguardano il gruppo Thales SA (settore aereospaziale e difesa, francese), la Dassault (aeronautica, ancora francese), e la Saab AB (multinazionale, di origine svedese).
Collegamento 2: “La crescita della Polonia tra il 1989 ed il 2015. Variazioni delle quote di reddito reale tra i vari gruppi sociali”
Nota: la Polonia è notoriamente i caso di maggiore successo tra i paesi dell’Europa Orientale dopo il crollo dei regimi comunisti. La Tabella mostra come quel successo si è distribuito tra le varie classi di reddito: l’1% dei più ricchi è cresciuto del 458%, il 10% dei ricchi del 190%, il 40% delle classi medie del 47%, il restante 50% dei lavoratori del 31%. Per questi ultimi l’incremento medio annuo è stato dell’1%, contro un +6,8% dei più ricchi.
Collegamento 3: “I telefoni portatili della Apple, incrementi nella quota delle spedizioni globali e nei profitti operativi”.
Nota: come si vede nel riquadro di sinistra, gli aumenti delle quote di mercato per unità di prodotti dela Apple è diventato superiore al 15%, ma – riquadro di destra – la crescita sulla quota globale dei profitti è balzata attorno all’80%.
Collegamento 4: “Il mondo al microscopio per PIL procapite e per aspettativa di vita”
Nota: qua occorre un po’ aguzzare la vista. Ogni ‘pallino’ corrisponde a una microregione censita. Sull’asse verticale sono indicati i valori della aspettativa di vita nell’anno 2019, su quello orizzontale i valori del PIL procapite in dollari, ancora nel 2019.
Per “Advanced Asia” si intendono l’Australia, il Giappone, la Corea del Sud, la Nuova Zelanda, Singapore, Hong Kong e Taiwan; il colore dei ‘pallini’ è il blu scuro. L’Asia avanzata, dunque, si colloca ai livelli più alti per aspettative di vita e più elevati (più a destra) per PIL procapite. Nella stessa area, lievemente più in basso per aspettativa di vita, si collocano i valori dell’Europa Occidentale. Il Nord America, ‘pallini’ celesti, si colloca un po’ sotto quell’area, per effetto di una aspettativa di vita inferiore. L’America latina ha una colorazione sempre celeste ma più chiara e si colloca nella fascia di 70/80 anni per aspettativa di vita, con PIL procapite che variano moltissimo dai valori minimi a quelli massimi. I ‘pallini’ con un gradazione un po’ più intensa, tra il celeste e il blu, riguardano i paesi del MENA, ovvero del Medio Oriente e del Nord Africa. La Cina, con i ‘pallini’ arancioni, si conferma ormai un paese di medio reddito, in genere tra i 5 mila ed i 20 milia dollari procapite, e con una aspettativa di vita prossima agli 80 anni. L’Africa sub-sahariana domina nella regione della aspettativa di vita inferiore ai 60 anni.
Collegamento 5: “Quali sono le principali cause delle morti tra i giovani americani, tra i 15 ed i 34 anni”
Nota: Quest’ultima tabella è quella che mi ha maggiormente impressionato. Sono indicate, a sinistra, le cause di morte nel 2021, e a destra con i trattini blu le differenze rispetto al 2019. Le principali cause di morte sono gli incidenti (“accidents”, ma si badi che includono anche le morti per overdose di sostanze stupefacenti e di farmaci), i suicidi e gli omicidi: circa 50 mila ‘incidenti’, 15 mila suicidi e 14 mila omicidi. Le morti per il Covid-19 sono state nel 2021 7.534, contro nessuna nel 2019. Tutte le altre cause (malattie cardiache, cancro, cirrosi, diabete, morti per gravidanze e malformazioni congenite etc.) realizzano un po’ più di 15 mila decessi. Ovvero: i giovani americani che muoiono per suicidi ed omicidi sono circa il doppio di quanti ne muoiono per tutte le normali peggiori malattie. Se si aggiungono le ‘overdosi’ ai suicidi ed agli omicidi, probabilmente il dato diventa multiplo.
By mm
E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"