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Putin e i miti della decadenza occidentale, di Paul Krugman (New Yotk Times, 28 marzo 2022)

Tra le cose che hanno probabilmente spinto Putin alla invasione, c'è stata la convinzione che l'Occidente fosse in conclamata decadenza. La sua idea di decadenza probabilmente è simile a quella di molte persone della destra. Ma la cosiddetta decadenza dei valori morali non è affatto il problema dell'Occidente. Molto più seria, invece, è la decadenza nell'attaccamento ai principi democratici. Non siamo andati vicini, negli Stati Uniti, al tentativo di rovesciare il risultato di elezioni legittime? Dovremmo preoccuparci se - in una situazione simile nel futuro - gli Stati Uniti non avessero mantenuto la loro capacità di guidare ampie coalizione democratiche.

Il petrolio dagli scisti bituminosi e il ritorno, nuova versione. Di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 25 marzo 2022)

          [1] Pare che il 20 aprile del 2020. Effettivamente il dollaro vene quotato sotto zero, con un valore negativo. Dipendeva ...

La prospettiva macroeconomica dell’America, Di J. Bradford DeLong (da Project Syndicate, 25 marzo 2022)

[1] Quando si ragiona di inflazione, e di ‘aspettative’ di inflazione, si usano spesso i termini ‘ancoraggio’ o ‘disancoraggio’. Ci si riferisce al fatto che ...

Una intervista con Branko Milanovic alla rivista “Jacobin” , a cura di Pablo Pryliuka e Kate Reed (23 marzo 2022)

[1] Jacobin è una rivista trimestrale fondata da Bhaskar Sunkara con sede a New York che offre un punto di vista socialista e anticapitalista su politica, economia e cultura. I temi affrontati includono la ...

Queste sanzioni alla Russia sono diverse, di Jeffrey Frankel (da Project Syndicate, 18 marzo 2022)

     

Come scenderà l’alta inflazione, di Paul Krugman (New York Times, 24 marzo 2022)

In molti si esercitano in terribili ammonimenti su un ritorno della stagflazione degli anni '70, e probabilmente non vedevano l'ora di farlo. Ma sbagliano. Probabilmente l'invasione russa dell'Ucraina, nel futuro prossimo, provocherà aumenti nell'energia, nei generi alimentari e in altro. Ma la caratteristica della inflazione molto alta è che essa, come dicono gli economisti, si "incorpora" nell'economia, ovvero provoca una spirale di prezzi e di salari. In pratica, le aspettative dei soggetti economici divengono la ragione principale delle perpetuazione dell'inflazione stessa. Non è questa la situazione attuale, come dimostrano le aspettative nel medio periodo del mercato delle obbligazioni, degli stessi consumatori e gli effetti di una cauta politica graduale della Fed di innalzamento dei tassi di interesse. Anche se i dati provenienti dal mercato del lavoro negli USA indicano un certo surriscaldamento, e un po' di crescita dovrà essere sacrificata.

Perché fermarsi agli oligarchi russi? Di Yanis Varoufakis (da Project Syndicate, 21 marzo 2022)

[1] Il Golden Visa è a tutti gli effetti un permesso di residenza permanente che garantisce ai titolare dello stesso, il diritto di vivere nel ...

L’economia dell’America nello specchio europeo, di Paul Krugman (New York Times, 21 marzo 2022)

Un riflessione su alcuni dati di confronto tra l'inflazione recente negli Stati Uniti e in Europa. Il peso in entrambe preponderante dei cresciuti costi per l'energia ed il peso delle strozzature nelle catena dell'offerta a seguito della pandemia. La differenza sembra essere stata la maggiore rapidità della ripresa americana, che di certo ha segnalato un surriscaldamento di quella economia. Ma che ha avuto anche effetti positivi, dai quali gli americani potrebbero trarre ragioni per essere meno pessimisti.

La Russia è troppo piccola per vincere, di Paul De Grauwe (da Project Syndicate, 17 marzo 2022)

[1] Nella connessione si apprende che e riserve di armi nucleari della Russia ammontano a 5.977, contro 5.428 degli Stati Uniti, 350 della Cina, 290 ...

La guerra in Ucraina sta provocando un “super ciclo” nelle materie prime ed una probabile crisi alimentare globale, di Amir Handjani (da Responsible Statecrat, 16 marzo 2022)

[1] Per “super ciclo” gli economisti intendono una fase economica che, anziché essere caratterizzata come è normale da alti e bassi, è segnata da un ...

La Cina sotto pressione Di Adam Tooze (Chartbook#99, 15 marzo 2022)

1] “Chartbook” (dovrebbe significare letteralmente “libro dei diagrammi”) e, come abbiamo già notato altrove, l’uso dei diagrammi e in particolare un impressionante dominio di quella ...

Un altro dittatore sta avendo una cattiva annata, di Paul Krugman (New York Times, 17 marzo 2022)

Si comincia a parlare, nel mondo, delle notizie su un picco di casi e di decessi da Covid (Omicron) in corso ad Hong Kong e dei timori di una sua diffusione alla Cina continentale, dai quali timori dipendono le recentissime misure di lockdown in grandi centri manifatturieri cinesi. Krugman non ha esitazioni nella diagnosi: il tutto si deve ricollegare al fallimento del sistema politico cinese autocratico. Mi permetto di fornire alcuni dati in una nota, per favorire una lettura informata di quella tesi.

Come evitare una recessione Putin, di Paul Krugman (New York Times, 14 marzo 2022)

Per gli americani, la paura dell'inflazione coincide quasi con gli aumenti del prezzo della benzina. Le distanze che normalmente si percorrono sono molto maggiori delle nostre. Gli aumenti dei prezzi della benzina sono in questi giorni simili dappertutto e dipendono dall'aumento del prezzo del petrolio greggio, certamente provocato dalla guerra russa in Ucraina. Ci sono stati molti altri episodi di inflazione derivanti dagli aumenti del prezzo internazionale del petrolio. Ma uno studio autorevole del passato (il primo autore era Ben Bernanke) dimostrò che i fenomeni inflattivi non derivarono principalmente dai prezzi del petrolio, ma da aggressivi rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed. Oggi l'inflazione americana è già cospicua, quindi qualche aumento dei tassi è necessario. Ma esagerare, come si è fatto altre volte nel passato, sarebbe controproducente.

Le prospettive economiche a lungo termine della Russia. Le difficoltà della sostituzione delle importazioni e della delocalizzazione. Di Branko Milanovic (dal blog “Global Inequality and more”, 12 marzo 2022)

[1] L’emendamento prese il nome dal senatore Henry M. “Scoop” Jackson e dal senatore dell’Ohio Charles Vanik, entrambi democratici. Jackson era un democratico che si opponeva alla distensione ...

Mettere sotto controllo il dilemma della sicurezza, di Dani Rodrik (da Project Syndicate, 9 marzo 2022)

     

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