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La fine della fine della storia, di Branko Milanovic (da Global Inequality and more, 1 marzo 202)

     

A che serve la guerra? Di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 1 marzo 2022)

[1] La tabella mostra il valore dei beni esportati, dal 1827 al 2014.      

Dalla Shock Therapy alla guerra di Putin, di Katharina Pistor (da Project Syndicate, 28 febbraio 2022)

[1] Katharina Pistor è una ricercatrice statunitense, professoressa di Legislazione comparata all’Università di Columbia. Un consiglio: il presente articolo può essere utilmente letto assieme ad ...

Le conseguenze economiche della guerra in Ucraina, di Jason Furman (da Project Syndicate, 25 febbraio 2022)

[1] I futures sono contratti finanziari che obbligano le parti ad una transazione su un bene in una data futura predeterminata e a un prezzo ...

La Russia è una superpotenza Potemkin, di Paul Krugman (New York Times, 28 febbraio 2022)

Grigorij Aleksandrovic Potemkin (1739/1791) fu un militare ed un ministro russo. Nella sua carriera, l'evento principale fu probabilmente l'organizzazione del colpo di stato che destituì l'Imperatore Pietro III e portò al potere Caterina. Ma, suo malgrado, divenne più famoso per i cosiddetti "villaggi Potemkin", che erano finte facciate di villaggi con le quali adornava il paesaggio russo, per farlo apparire più florido al passaggio della zarina (della quale, del resto, era uno degli amanti). Krugman ritiene che questa possa essere la chiave decisiva anche della guerra in corso, considerando la dipendenza della Russia dalle importazioni di beni manifatturieri pagati con petrolio e gas naturale.

La guerra della Russia e l’economia globale, di Nouriel Roubini (da Project Syndicate, 25 febbraio 2022)

[1] Roubini in varie occasioni ha definito “revisionistiche” le potenze che appaiono oggi accomunate da un proposito di modifica degli equilibri geopolitici di fondo. Il ...

I democratici inclinano alla tecnocrazia? Di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 22 febbraio 2022)

[1] Sull’asse verticale, su una scala da 3 ad 8, i prezzi della benzina al gallone (un gallone sono 3,785 litri); su quello orizzontale, su ...

Il riciclaggio del denaro sporco potrebbe essere il tallone di Achille di Putin, di Paul Krugman (NewYork Times, 24 febbraio 2022)

Da tempo economisti come Piketty, Novokment e Zucman studiano l'incredibile dimensione dei possessi di ricchezza finanziaria dei magnati russi all'estero. Nel 2015 essa era stata accertata pari all'85 per cento del PIL russo, che la cerchia degli 'oligarchi' amici di Putin sottrae illegalmente all'economia di quel paese e parcheggia nei paradisi fiscali. Se l'Occidente volesse congelare quelle ricchezze, colpirebbe al cuore il regime di Putin e metterebbe in atto l'iniziativa più efficace contro la guerra in Ucraina. Ma per farlo, l'Occidente deve aver voglia di colpire la sua stessa corruzione, dato che sono molti, negli affari come nella politica, che sono coinvolti in quella massima industria globale.

Il discorso di Putin su un secolo di ‘tradimenti’ (Una analisi quasi letterale del discorso del leader russo) , di Branko Milanovic (dal blog Gobal Inequality and more, 22 febbraio 2022)

                   

L’inattesa immortalità di Karl Marx, di Branko Milanovic (dal blog Global Inequality & more, 20 febbraio 2022)

é [1]  Il Libro I del Capitale fu pubblicato quando l’autore era ancora in vita (l’11 settembre 1867), gli altri due uscirono postumi. Il Libro II ...

Sanzioni agli oligarchi, non alla gente, di Thomas Piketty (dal blog di Piketty, 15 febbraio 2022)

     

Signor Biden, la sua buona economia non si rivende da sola, di Paul Krugman (New York Times, 17 febbraio 2022)

C'è discussione tra i democratici americani se a Biden convenga cospargersi il capo di cenere per l'alta inflazione, o di mettere di più in rilievo il buon andamento dell'economia americana in termini di crescita e di posti di lavoro. I sondaggi - grande passione della politica americana (e insidiosa simulazione della democrazia) - dicono che quando gli americani ricevono notizie corrette sull'economia, il loro pessimismo si riduce e cresce il favore verso i democratici. Dunque, la domanda a Biden è: se non sarà lei a dare quelle notizie, chi le darà?

Il grande flop di Trump con la Cina e altri disastri, di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 15 febbraio 2022)

[1] L’interiezione “er”, di solito tradotto in italiano con “ehm”, sottolinea un’ironia che non è non traducibile e che deriva dall’accostamento tra il nome di ...

L’inflazione non così grande dell’America, di Barry Eichengreen (da Project Syndicate, 10 febbraio 2022)

     

Quando la ‘libertà’ significa il diritto di distruggere, di Paul Krugman (New York Times, 14 febbraio 2022)

Le manifestazioni per la giustizia razziale che seguirono l'omicidio da parte della polizia di George Floyd, e che riguardarono 15 milioni di persone, andrebbero confrontate con i fatti recenti del blocco del Ponte Ambassador tra il Canada e gli Stati Uniti contro il locale 'green pass' (blocco che per giunta ha riguardato pochissimi camionisti e poche migliaia di attivisti, in genere di destra). Le prime manifestazioni furono descritte come un'orgia di distruzioni anarchiche - anche su furono in grande maggioranza proteste pacifiche. Ora si constata che le seconde manifestazioni no-vax hanno provocato grosso modo gli stessi danni. Ma questa volta la destra le saluta con entusiasmo. E mentre le prime erano proteste per gli omicidi di persone di colore, questo sono proteste per norme che si propongono di salvare la vite delle persone.

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