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Il soffocamento del Minotauro globale, di James K. Galbraith (da Project Syndicate, 11 novembre 2021)

[1] “Humming away”, può significare “ a borbottare, a mormorare, a ronzare, a canticchiare”. Lo interpreto nel senso che quelle strutture restano in funzione, anche ...

Quanto è globale l’inflazione? Di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 12 novembre 2021)

[1] È un modo per tradurre le “buche del coniglio” nel testo, che alludono alla favola di Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”. [2] La ...

Una nuova serie di diagrammi. Marco Marcucci, 15 novembre 2021.

Diagrammi, ovvero lo “scrivere attraverso”

  Vorrei provare a pubblicare, nella voce dei “pensieri sparsi”, alcune tabelle o diagrammi; quelli che mi sembrano più illuminanti  e che spesso sono fuori dalle traduzioni degli articoli. Per una qualche ragione, spesso questi diagrammi si trovano soprattutto sulle pagine di Twitter dei vari economisti (Twitter – forse per il limite del numero di parole prescritto ai singoli interventi – è diventato infatti il luogo degli “appunti”, degli interventi brevissimi, della memorizzazione del materiale di lavoro e della interlocuzione rapida con gli altri). Per inciso diagramma” viene dal greco, dove significa “disegnare”; ma l’etimo, significativamente, deriva da διά «attraverso» e γράϕω «scrivere». Ovvero: “scrivere attraverso” ... Alcune volte queste forme di comunicazione sono straordinariamente istruttive: immagini di informazioni e di concetti importanti, che spesso abbracciano anni o epoche intere, e che non hanno bisogno di nessuna parola per superare la prova della loro “falsificabilità” ...

Altre volte le immagini consentono di squadernare una prospettiva nuova, che va ben oltre un elenco di informazioni. L’esempio migliore che mi viene in mente è l’ormai famoso diagramma di pochi anni fa “dell’elefante” di Milanovic, che mostrava l’andamento dell’ineguaglianza globale. FataTurchina lo ha pubblicato varie volte e quindi non lo includo tra gli esempi di questo mese. Ma, essendo un esempio straordinario della efficacia di questo “scrivere attraverso”, gli dedico una breve nota in calce a questa prima serie.

Queste dunque sono le prime istantanee di una serie che penso potrei pubblicare ogni tanto.

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1– Oggetti, anziché servizi

Il diagramma – pubblicato su Twitter da Paul Krugman il 6 novembre e desunto da @TBPInvictus – mostra l’evoluzione in dieci anni delle spese per i consumi di beni durevoli (linea blu) e di servizi (linea rossa), negli Stati Uniti.

Come si nota, la novità prodotta dalla recessione pandemica – che è indicata dal segmento in grigio – è assolutamente unica. Secondo Krugman, avvenne qualcosa di simile all’indomani della Guerra di Corea, quando si verificarono problemi analoghi derivanti da ‘strozzature’ nell’offerta. Ma questa volta la novità è che la crisi delle spese per i servizi è stata compensata, durante la pandemia, da una crescita delle spese per gli oggetti.

(prosegue)

Perché Jerome Powell deve andarsene, di Joseph E. Stiglitz (da Project Syndicate, 9 novembre 2021)

[1] Scrittrice e filosofa americana di origini russe, considerata la capostipite del ‘libertarianismo’, ovvero di un pensiero singolarmente all’incrocio tra l’esaltazione del capitalismo e una sorta ...

Come può essere mal percepita una espansione, di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 9 novembre 2021)

[1] Nel senso, ovviamente, che indicano fiducia nella possibilità di trovare nuovi posti di lavoro migliori. [2] Le risposte sulle “finanze personali” sono mostrate dalla ...

Dove iI dibattito americano sulla finanza pubblica va fuori dai binari, di Barry Eichengreen (da Project Syndicate, 9 novembre 2021)

     

La storia ci dice di non farsi prendere dal panico per l’inflazione, di Paul Krugman (New York Times, 11 novembre 2021)

Nel periodo recente, l'inflazione americana appare in crescita; una crescita superiore al previsto. Il che induce molti a fosche previsioni, e soprattutto ad una crescente pressione peri ridurre i propositi di investimento della Amministrazione Biden. Riferendo un studio del Comitato dei Consulenti Economici della Casa Bianca, Krugman mostra come l'impennata inflazionistica non sia affatto simile alla stagflazione degli anni '70; semmai è simile al fenomeno che caratterizzò il biennio 1946-48, che non fu un episodio duraturo. E che non comportò affatto, negli anni successivi, una attenuazione degli investimenti statunitensi sul futuro.

In che modo finalmente è arrivata la “settimana delle infrastrutture”, di Paul Krugman (New York Times, 8 novembre 2021)

La "Settimana delle Infrastrutture" era un annuncio che Donald Trump frequentemente ripeteva, senza che mai riuscisse a realizzarlo, al punto che divenne una barzelletta. Ma la ragione era profonda. Per la parte principale del suo partito, l'unica spesa ammissibile è ormai quella militare. Tutto il resto sarebbe "socialismo". Dunque Trump non poteva mantenere quell'impegno, se non collaborando con i democratici - soluzione che ovviamente escludeva. Con la legge recentemente approvata l'America ha infine la sua "Settimana delle Infrastrutture". C'è voluto il voto anche di tredici repubblicani, ma per ora si tratta solo di infrastrutture 'materiali', perché anche una manciata di democratici di oppongono agli interventi sulle infrastrutture sociali (assistenza, istruzione, interventi sull'infanzia). Ora i democratici dovrebbero riuscire a finire il lavoro.

Perché tutte queste preoccupazioni sull’inflazione? Di J. Bradford DeLong (da Project Syndicate, 8 novembre 2021)

[1] Il tasso di inflazione di pareggio, detto anche tasso di break-even, è il tasso che rende uguale il rendimento a scadenza del titolo nominale a tasso fisso e il rendimento del ...

La Grande Dismissione è un Grande Ripensamento? Di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 5 novembre 2021)

[1] Mi sembra la traduzione preferibile. Tradurre con “Grande Dimissione” in riferimento al fenomeno dei lavoratori che esitano o rifiutano di tornare nei posti di ...

Perché le catene dell’offerta sono bloccate? Di Michael Spence (da Project Syndicate, 3 novembre 2021)

     

Democratici, è tempo di darsi una mossa, di Paul Krugman (New York Times, 4 novembre 2021)

L'America di questi mesi non è una nazione che si è messa alle spalle il trumpismo e che è saldamente nelle mani dei progressisti. Il consenso per Biden si è visibilmente assottigliato, e per motivi reali. Tra essi: lo scontro politico quasi inimmaginabile sulle vaccinazioni e gli effetti della variante Delta, le contraddizioni dei democratici per il ricatto di due Senatori 'centristi', il rallentamento della ripresa economica, alcuni risultati elettorali negativi nelle recenti amministrative. Krugman, che in questi mesi nn si è mai illuso che i rischi per la democrazia americana fossero alle spalle, richiama i democratici alla necessità di agire, anzitutto approvando una legge per la ripresa e il cambiamento sociale, e imponendo misure efficaci sui vaccini.

Su Elon Musk e sul pericoloso potere dei miliardari insicuri, di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 2 novembre 2021)

[1] Altre volte Krugman ha ricordato – a dire il vero come titolo di merito – che le misure di Obama servarono anche a scongiurare ...

La trappola di Biden, di Elizabeth Drew (da Project Syndicate, 16 ottobre 2021)

[1] Il riferimento alla “infrastrutture umane” – in apparenza un po’ ostico – può essere facilmente compreso sulla base dei vari articoli che Krugman ha ...

Un mondo che gira a vuoto, di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 29 ottobre 2021)

[1] Il fenomeno in effetti si riferisce alla diffuse rinunce di lavoratori americani a tornare ai precedenti posti di lavoro. Che probabilmente, in una certa misura, ...

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