L'entità del programma di aiuti previsto dalla Amministrazione Biden riceve, nei sondaggi, il sostegno della stragrande maggioranza degli americani. Ci sono alcune ragioni di questo fenomeno imprevisto. Nonostante la profondità delle divisioni ideologiche tra i partiti, gli americani capiscono che aiutare che è stato colpito dalla pandemia nel lavoro e nel reddito è giusto. Poi non si entusiasmano più agli atteggiamenti di ostilità ai deficit dei repubblicani: troppe volte hanno constatato che le loro previsioni di disastri non sono arrivate, e troppe volte li hanno visti fare politiche opposte, come con i tagli delle tasse per i più ricchi. I repubblicani resteranno contrari, ma non saranno in sintonia con il paese e nemmeno con buona parte del loro elettorato. Che pare non sia inflessibile sui temi del rispetto delle regole democratiche, ma è assai più flessibile su tema della "pagnotta".
[1] Il congressista Jim McGovern, del collegio elettorale del Massachusetts, secondo quanto riporta un articolo su AP News dell’11 gennaio (“L’assalto al Campidoglio, un attacco ...
[1] Ufficio Congressuale del Bilancio degli Stati Uniti. [2] Il diagramma mostra nella linea rossa il PIL potenziale reale (ovvero, corretto per l’inflazione) nel 2020 ...
Ci sono novità sostanziali nel modo in cui i democratici americani intendono sia l'economia che la politica. Il programma per l'emergenza di Biden ha dimensioni ragguardevoli, non cade nell'errore che commise Obama quando cercò di attenuare il suo programma per uscire dalla Grande Recessione trovando un punto di intesa con i repubblicani. Si sono superati vari pregiudizi sull'economia, come l'ossessione per il debito. Si comprende che fare troppo poco sarebbe un rischio superiore ad un surriscaldamento dell'economia, per quanto improbabile. E in questo conta anche una mutata percezione politica che ha varie cause, non ultima la comprensione che una politica coraggiosa unisce gli americani, mentre le esitazioni dinanzi ad un Partito Repubblicano estremistico servirebbero solo ad aggravare la sua arroganza.
[1] Sull’asse verticale abbiamo il tasso di inflazione, su quello orizzontale il tasso di disoccupazione. La linea grigia nel mezzo del diagramma indica il livello ...
[1] La Charles Schwab Corporation è una società multinazionale americana di servizi finanziari fondata a San Francisco, in California. Con sede a Westlake, in Texas, ...
La vicenda delle azioni di GameStop - una catena americana di negozi di videogiochi di modesta entità - ha fatto molto clamore. Ma in pratica si tratta di una storia molto vecchia: un tentativo di speculare al ribasso su una azione da parte di fondi finanziari che è stato contrastato da un movimento imitativo sui social media, ed ha poi portato, nell'ultima settimana, ad un calo del valore azionario sino quasi ai livelli originari. Una vicenda nella quale, dunque, parecchi piccoli investitori ci hanno rimesso molto. Nel mezzo, vari politici americani che si dilettano di teorie della cospirazione, anche con qualche aderente progressista. Niente a che fare con i bisogni dei lavoratori americani, che non riguardano l'opportunità di scommesse sulle azioni, ma la rimessa in moto di salari stagnanti.
[1] Merrick Brian Garland (North Chicago, 13 novembre 1952) è un avvocato e giurista statunitense, nominato procuratore generale degli Stati Uniti dal presidente Joe Biden. Giudice della Corte d’appello degli Stati Uniti per il circuito ...
[1] Nel testo inglese una connessione con un articolo comparso sul blog di Brookings, che riferisce di alcuni studi sul carattere della attuale situazione economica ...
Una decina di congressisti repubblicani hanno presentato la controfferta del loro partito al piano di aiuti di Biden. In pratica, il taglio di due terzi degli aiuti, l'eliminazione della prosecuzione dei sussidi di disoccupazione, la loro scadenza a giugno (nonostante che a quella data i disoccupati saranno ancora moltissimi), il taglio degli aiuti agli Stati ed alle comunità locali, l'eliminazione degli aiuti per la povertà infantile. Il tutto con la pretesa dell'argomento della collaborazione interpartitica, da parte di un partito nel quale la maggioranza dei congressisti non ha ancora ammesso la vittoria di Biden. Una volta che li avrà ascoltati, Biden deve andare avanti per la sua strada.
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[1] Questa sembra la differenza tra “prison” e “jail” (vedi Hinative).
Cosa è cambiato per i repubblicani a seguita della per loro apparentemente disastrosa vicenda dell'assalto al Congresso incitato da Trump? Dopo qualche incertezza, sembra che si siano di nuovo allineati su posizioni estremistiche. Questo è avvenuto su scala nazionale e, in particolare, ai livelli dei singoli Stati. Quello che non è chiaro è se questo è un piano inclinato che porterà ad un loro complessivo ridimensionamento, oppure se porterà ad un cambiamento della nazione. Perché se il circolo vizioso dei paradossi in genere comporta un crollo nelle posizioni di potere negli Stati (come è accaduto in California e sta accadendo nell'Oregon), non è affatto detto che lo stesso accada a livello nazionale, con meccanismi che consentono loro di vincere anche senza maggioranze. La partita si giocherà molto sui diritti di voto.
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