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Niente mascherine: quando la politica identitaria diventa letale, di Paul Krugman (New York Times, 4 marzo 2021)

Gli Stati del Texas e del Mississippi hanno deciso di interrompere l'obbligo dell'uso delle mascherine. Come si sa, il non uso delle mascherine, in particolare negli Stati Uniti, è diventato un distintivo politico: significa che si è ostili ai valori progressisti e che si vuole essere liberi di fare ciò che si vuole. Biden ha reagito dicendo che si tratta di "mentalità neanderthaliane". Ma è probabilmente un torto ai nostri lontani parenti. E si sa che provocherà un certo numero di morti evitabili.

Il mito dello stimolo di Riccioli d’oro, di Yanis Varoufakis (da Project Syndicate, 2 marzo 2021)

[1] “Riccioli d’oro” è la traduzione di “Goldilocks”, il titolo di una favola anche nota come “I tre orsetti”. In quella favola, una bambina dal ...

Vincitori e perdenti nella trasformazione digitale del lavoro, di Michael Spence (da Project Syndicate, 25 febbraio 2021)

[1] L’interfaccia grafica consente all’utente di interagire con il computer manipolando graficamente degli oggetti in maniera molto favorevole per l’utente, al contrario di quanto avviene sulla cosiddetta riga di ...

In difesa delle preoccupazioni sul piano di aiuti per 1.900 miliardi di dollari, di Olivier Blanchard (PIIE) (dal blog di Blanchard, 18 febbraio 2021)

[1] Per “crescita reale” si intende la crescita effettiva in un dato periodo temporale, depurata dagli effetti dell’inflazione (o della deflazione). Per crescita economica potenziale ...

La molta scelta sta facendo male all’America, di Paul Krugman (New York Times, 1 marzo 2021)

Americani che scelgono contratti elettrici capestro e si si trovano a pagare bollette inimmaginabili, o che prendono mutui che pare prevedano sola la restituzione degli interessi per poi ovviamente ritrovarsi con i capitale interamente da restituire, o che sottoscrivono assicurazioni sanitarie con le quali fanno scelte cruciali senza accorgersene. La troppa scelta, che Friedman magnificava come la libertà del capitalismo, è spesso una fregatura dalla quale gli americani dovrebbero essere protetti, in particolare i più poveri.

Due post di Branko Milanovic sul pensiero ‘magico’ delle teorie della decrescita e su possibili cambiamenti radicali che potrebbero essere messi in atto, sulla base dell’esperienza del Covid (dal blog di Milanovic, 20 e 21 febbraio 2021)

         

L’equivalente macroeconomico di una guerra? Di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 27 febbraio 2021)

[1] Sono parole di una canzone dei Talking heads dal titolo “La vita in tempo di guerra”. I Talking Heads sono stati un gruppo rock statunitense, formatisi a New York nel 1974 e attivi ...

Il paradosso della faziosità pandemica, di Paul Krugman (New York Times, 25 febbraio 2021)

Mentre la grande maggioranza dei repubblicani continua a credere che le elezioni presidenziali vinte da Biden siano state un furto, una maggioranza anche più grande di loro sostiene le proposte economiche del nuovo Presidente. Cioè: sono d'accordo con le politiche dell'usurpatore. E' possibile, ma è sicuramente strano. Una analisi delle possibili ragioni di questa "dissonanza cognitiva", che sembra destinata ad avere effetti sul futuro dell'America.

Istituzioni e struttura del potere: un confronto tra la Cina imperiale e l’Europa feudale, di Ruixue Jia, Gérard Roland, Yang Xie (da VOX-EU, 21 febbraio 2021)

[1] In statistica, la ‘media olimpica’ è un media che elimina i dati storici più elevati e più bassi, in modo da rappresentare in modo ...

Il Texas congelato deliberatamente, di James K. Galbraith (da Project Syndicate, 22 febbraio 2021)

Anche tu, Ted? Perché la deregolamentazione è fallita, di Paul Krugman (New York Times, 22 febbraio 2021)

Il disastro texano - vaste interruzioni delle linee elettriche durante un periodo di grande gelo, che hanno provocato anche non pochi morti - è stato a suo modo istruttivo. La teoria era che agli eventi nei casi estremi ci avrebbe pensato il libero mercato. In quei casi l'elettricità sarebbe costata assai di più e le società avrebbero avuto interesse a predisporre sistemi solidi. Ma si tratta di una teoria che per funzionare dovrebbe essere messa in atto da tutti, mentre c'è stata concorrenza a risparmiare ed a sfruttare le economie di sistemi deboli. Peraltro, i pochi che erano pronti, hanno poi spedito bollette da migliaia di dollari. Persino il repubblicano Ted Cruz si è indignato.

È tempo di giustizia sociale, di Thomas Piketty (dal blog di Piketty, 16 febbraio 2021)

     

Ottenere il giusto costo sociale del carbonio, di Nicholas Stern e Joseph E. Stiglitz (da Project Syndicate 15 febbraio 2021)

     

Texas, terra di vento e di bugie, di Paul Krugman (New York Times, 18 febbraio 2021)

Una ondata di gelo ha portato al collasso la rete elettrica del Texas, con persone che muoiono per la mancanza di riscaldamento nelle abitazioni. E i dirigenti repubblicani di quello Stato, con il sostegno dei media della destra, danno la colpa all'energia eolica. Che non c'entra praticamente niente, dato che i problemi sono derivati dal mancato condizionamento degli impianti e delle condutture alla stagione invernale, per avere energia più economica. Ovviamente, la bugia è rivenduta per compiacere il settore dei combustibili fossili. Ma essa è soprattutto all'insegna della politica della 'post-verità'. Visto che due terzi dei repubblicani credono alla fandonia secondo la quale l'assalto al Campidoglio del 6 gennaio è stato provocato dagli Antifa, si può ben sperare che credano anche alle colpe dell'eolico texano.

Banche Centrali di nuovo modello, di Barry Eichengreen (da Project Syndicate, 9 febbraio 2021)

[1] Non so se sia un modo di dire americano; noi, abituati a tempi più lenti,  diremmo forse “dei nostri nonni”.        

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