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Biden è il grande spendaccione che l’America vuole, di Paul Krugman (New York Times, 11 febbraio 2021)

L'entità del programma di aiuti previsto dalla Amministrazione Biden riceve, nei sondaggi, il sostegno della stragrande maggioranza degli americani. Ci sono alcune ragioni di questo fenomeno imprevisto. Nonostante la profondità delle divisioni ideologiche tra i partiti, gli americani capiscono che aiutare che è stato colpito dalla pandemia nel lavoro e nel reddito è giusto. Poi non si entusiasmano più agli atteggiamenti di ostilità ai deficit dei repubblicani: troppe volte hanno constatato che le loro previsioni di disastri non sono arrivate, e troppe volte li hanno visti fare politiche opposte, come con i tagli delle tasse per i più ricchi. I repubblicani resteranno contrari, ma non saranno in sintonia con il paese e nemmeno con buona parte del loro elettorato. Che pare non sia inflessibile sui temi del rispetto delle regole democratiche, ma è assai più flessibile su tema della "pagnotta".

La radicalizzazione dei media negli Stati Uniti e nel Regno Unito, Di Simon Wren Lewis (dal blog Mainly Macro, 8 febbraio 2021)

[1] Il congressista Jim McGovern, del collegio elettorale del Massachusetts, secondo quanto riporta un articolo su AP News dell’11 gennaio (“L’assalto al Campidoglio, un attacco ...

L’aritmetica del non-stimolo. Perché il Piano Americano di Salvataggio deve essere grande, di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 9 febbraio 2021)

[1] Ufficio Congressuale del Bilancio degli Stati Uniti. [2] Il diagramma mostra nella linea rossa il PIL potenziale reale (ovvero, corretto per l’inflazione) nel 2020 ...

Come i democratici hanno imparato a cogliere il momento, di Paul Krugman (New York Times, 8 febbraio 2021)

Ci sono novità sostanziali nel modo in cui i democratici americani intendono sia l'economia che la politica. Il programma per l'emergenza di Biden ha dimensioni ragguardevoli, non cade nell'errore che commise Obama quando cercò di attenuare il suo programma per uscire dalla Grande Recessione trovando un punto di intesa con i repubblicani. Si sono superati vari pregiudizi sull'economia, come l'ossessione per il debito. Si comprende che fare troppo poco sarebbe un rischio superiore ad un surriscaldamento dell'economia, per quanto improbabile. E in questo conta anche una mutata percezione politica che ha varie cause, non ultima la comprensione che una politica coraggiosa unisce gli americani, mentre le esitazioni dinanzi ad un Partito Repubblicano estremistico servirebbero solo ad aggravare la sua arroganza.

La stagflazione rivisitata. Abbiamo capito in modo sbagliato l’intera storia della macroeconomia? Di Paul Krugman (dal ‘nuovo’ blog di Krugman, 5 febbraio 2021)

[1] Sull’asse verticale abbiamo il tasso di inflazione, su quello orizzontale il tasso di disoccupazione. La linea grigia nel mezzo del diagramma indica il livello ...

Cosa c’è di diverso nella bolla di GameStop? Di Jeffrey Frankel (da Project Syndicate, 3 febbraio 2021)

[1] La Charles Schwab Corporation è una società multinazionale americana di servizi finanziari fondata a San Francisco, in California. Con sede a Westlake, in Texas, ...

Usa e getta e in mezzo i fessi, di Paul Krugman (New York Times, 4 febbraio 2021)

La vicenda delle azioni di GameStop - una catena americana di negozi di videogiochi di modesta entità - ha fatto molto clamore. Ma in pratica si tratta di una storia molto vecchia: un tentativo di speculare al ribasso su una azione da parte di fondi finanziari che è stato contrastato da un movimento imitativo sui social media, ed ha poi portato, nell'ultima settimana, ad un calo del valore azionario sino quasi ai livelli originari. Una vicenda nella quale, dunque, parecchi piccoli investitori ci hanno rimesso molto. Nel mezzo, vari politici americani che si dilettano di teorie della cospirazione, anche con qualche aderente progressista. Niente a che fare con i bisogni dei lavoratori americani, che non riguardano l'opportunità di scommesse sulle azioni, ma la rimessa in moto di salari stagnanti.

Le sorprese di Joe Biden, di Elizabeth Drew (da Project Syndicate, 29 gennaio 2021)

[1] Merrick Brian Garland (North Chicago, 13 novembre 1952) è un avvocato e giurista statunitense, nominato procuratore generale degli Stati Uniti dal presidente Joe Biden. Giudice della Corte d’appello degli Stati Uniti per il circuito ...

Biden fa le cose in grande, di Joseph E. Stiglitz (da Project Syndicate, 1 febbraio 2021)

[1] Nel testo inglese una connessione con un articolo comparso sul blog di Brookings, che riferisce di alcuni studi sul carattere della attuale situazione economica ...

Il programma economico repubblicano è un insulto, di Paul Krugman (New York Times, 1 febbraio 2021)

Una decina di congressisti repubblicani hanno presentato la controfferta del loro partito al piano di aiuti di Biden. In pratica, il taglio di due terzi degli aiuti, l'eliminazione della prosecuzione dei sussidi di disoccupazione, la loro scadenza a giugno (nonostante che a quella data i disoccupati saranno ancora moltissimi), il taglio degli aiuti agli Stati ed alle comunità locali, l'eliminazione degli aiuti per la povertà infantile. Il tutto con la pretesa dell'argomento della collaborazione interpartitica, da parte di un partito nel quale la maggioranza dei congressisti non ha ancora ammesso la vittoria di Biden. Una volta che li avrà ascoltati, Biden deve andare avanti per la sua strada.

Attenzione alla mescolanza degli indici: come gli indicatori epidemici li smentiscono completamente, di Branko Milanovic (dal blog di Milanovic, 22 gennaio 2021)

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Friday, January 22, 2021

Beware of mashup indexes: how epidemic predictors got it all wrong

Branko Milanovic  

zz 899 In October 2019, the Johns Hopkins University’s Bloomberg School of Public Policy, Nuclear Threat Initiative, and the Economist Intelligence Unit published, with significant publicity, the first World Health Preparedness Report and

Il grande esordio di Biden, di James K. Galbraith (da Project Syndicate, 27 gennaio 2021)

[1] Questa sembra la differenza tra “prison” e “jail” (vedi Hinative).        

Il Partito Repubblicano è nel circolo vizioso del paradosso, di Paul Krugman (New York Times, 28 gennaio 2021)

Cosa è cambiato per i repubblicani a seguita della per loro apparentemente disastrosa vicenda dell'assalto al Congresso incitato da Trump? Dopo qualche incertezza, sembra che si siano di nuovo allineati su posizioni estremistiche. Questo è avvenuto su scala nazionale e, in particolare, ai livelli dei singoli Stati. Quello che non è chiaro è se questo è un piano inclinato che porterà ad un loro complessivo ridimensionamento, oppure se porterà ad un cambiamento della nazione. Perché se il circolo vizioso dei paradossi in genere comporta un crollo nelle posizioni di potere negli Stati (come è accaduto in California e sta accadendo nell'Oregon), non è affatto detto che lo stesso accada a livello nazionale, con meccanismi che consentono loro di vincere anche senza maggioranze. La partita si giocherà molto sui diritti di voto.

La sfida sui vaccini di Biden, di Michael Spence (da Project Syndicate, 25 gennaio 2021)

     

Il soccorso pandemico è in aggiunta, non in alternativa Di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 27 gennaio 2021)

     

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