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L’empia crociata dell’America contro la Cina, di Jeffrey D. Sachs (da Project Syndicate, 4 agosto 2020)

     

QAnon è l’ultima, migliore possibilità per Trump, di Paul Krugman (New York Times, 24 agosto 2020)

Trump cominciò il suo mandato con un discorso inaugurale centrato sulla "carneficina americana", ovvero sulle presunte eccezionali violenze ne quartieri poveri, seppure esse siano ai livelli più bassi da decenni. Ereditava una situazione economica non negativa, anche se varie aree regionali soffrono una seria crisi. A quella crisi ha risposto con una guerra commerciale che ha impoverito ulteriormente il settore manifatturiero. Alle "morti per disperazione" derivanti da oppiacei, suicidi ed alcol, ha risposto con attacchi continui ala assicurazione sanitaria. Infine è arrivato il fallimento epico nella gestione della pandemia. E' dunque facile prevedere che la sua ultima carta sarà quella di dar voce a pazzesche teorie cospirative come quelle del gruppo QAnon. Inventarsi minacce per non sapere fare i conti con i problemi reali è la sua storia,

La duplice recessione americana, di Laura Tyson e Lenny Mendonica (da Project Syndicate, 12 agosto 2020)

[1] Come indicatore razziale la pelle semplicemente ‘scura’ – e non ‘nera’ – sembra sia indicativa di una grande area geografica che include popolazioni dall’Asia ...

Il modello armeno per la Bielorussia, di Carl Bildt (da Project Syndicate, 18 agosto 2020)

[1] “Maidan” in ucraino significa “piazza”.        

Evitare la nipponizzazione dell’Europa, di Lucrezia Reichlin (da Project Syndicate, 5 agosto 2020)

     

Le azioni volano. E cresce pure la miseria. Di Paul Krugman (New York Times, 20 agosto 2020)

I valori dei mercati azionari sono da tempo in crescita, nonostante il fallimento nella gestione della pandemia e la situazione del'economia, oggi peggiore dei momenti più bui che seguirono la crisi finanziaria globale del 2008. Come si spiega tutto ciò? Anzitutto, è una conferma di qualcosa che era noto da tempo: la disconnessione tra mercati azionari ed economia. Gli investitori possono soltanto scommettere sui profitti che le poche grandi imprese monopolistiche della tecnologia realizzeranno tra qualche anno; neanche si curano di quello che avverrà nei prossimi trimestri. Che però, per effetto congiunto della pandemia e della recessione, saranno caratterizzati da una crescita cospicua della miseria.

Trump, le Poste e il disfacimento di ciò che tiene legata l’America, di Paul Krugman (New York Times, 17 agosto 2020)

Le Poste in America godono di una tutela costituzionale: una clausola della Costituzione affida al Congresso l'istituzione dei servizi postali. Può apparire una norma antica, ma ha sempre avuto una profonda motivazione politica e morale. Le Poste hanno tenuto uniti i cittadini, li hanno inclusi, in particolare quelli delle aree rurali. Le Poste servirono per la diffusione dei giornali, poi servirono a fare acquisti, spesso e sino ad oggi a consentire a chi non ha altra possibilità, ad esempio, di ottenere le ricette sanitarie ed i farmaci. La destra americana in questi giorni dice esplicitamente di voler mettere in crisi il servizio, di volerlo privatizzare. Ha in mente di trarre qualche vantaggio dalla sua crisi nelle imminenti elezioni. Ma soprattutto è incapace di intendere che ci sono servizi che tengono unita una nazione, anche se non hanno fini di lucro.

Il sensazionalismo del dollaro, di Barry Eichengreen (da Project Syndicate, 12 agosto 2020)

[1] Miss Prism è una istitutrice che compare nel secondo atto della commedia di Oscar Wilde. [2] Forse si può intendere semplicemente un periodo nel ...

Il sogno razzista e statalista sulle periferie di Trump, di Paul Krugman (New York Times, 13 agosto 2020)

Nel dopoguerra molte famiglie di medio reddito acquistarono abitazioni in dignitose periferie americane. Erano favoriti da un'epoca di salari in crescita, e dai benefici dei programmi federali sugli alloggi. Ma questo avvenne solo per gli americani bianchi; le famiglie di colore erano in sostanza escluse da quei benefici finanziari. E continuarono ad esserlo anche in seguito. Oggi Trump e i repubblicani minacciano di aprire una guerra in quelle periferie, se i democratici proveranno a superare quelle discriminazioni. Secondo loro quella sarebbe una minaccia al "sogno americano di uno stile di vita suburbano". In sostanza, mentre Biden e la Harris cercheranno di rendere l'America più simile a quello che si pensava che fosse, la coppia Trump/Pence ha in mente di tornare ad un'epoca di razzismo esplicito.

Stiamo entrando in un territorio ben segnalato, di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 11 agosto 2020)

[1] Jerry Falwell è stato un pastore protestante americano, costantemente schierato con i repubblicani, in particolare importante sostenitore di Ronald Reagan. In nome dei sue ...

Trump manda avanti i ciarlatani dell’economia, di Paul Krugman (New York Times, 10 agosto 2020)

Le misure annunciate da Trump per superare lo stallo nelle decisioni del Congresso, a parte la loro assai dubbia legalità e costituzionalità, assomigliano alla prescrizione dell'idrossiclorochina nella cura del coronavirus: sono insulse, inconsistenti, impraticabili o dannose. Si risolvono in un 'invito' alla tolleranza negli sfratti, in un rinvio dei pagamenti per i mutui degli studenti, in nuovi aiuti ai disoccupati che avrebbero procedure molto lunghe e per i quali gli Stati dovrebbero ricevere finanziamenti che non si vogliono dare. Ma l'idea centrale è un rinvio delle tasse sui salari, che andrebbero a beneficio di chi ha il lavoro e non dei disoccupati, e che i datori di lavoro probabilmente non trasferirebbero. Ma l'ansia di Trump è quella di apparire un guaritore miracoloso.

L’efficacia dei lockdown: imparare dall’esperienza svedese, di Benjamin Born, Alexander Dietrich e Gernot Müller (da VOX-EU, 12 luglio 2020)

[1] Il ‘metodo del controllo sintetico’ è un metodo statistico per valutare l’effetto di un intervento negli studi dei casi comparati. Esso ri guarda la ...

Il test dell’obitorio all’economia statunitense, di J. Bradford DeLong (da Project Syndicate, 6 agosto 2020)

[1] Come frequentemente accade negli USA, Università o corsi di studio assumano i nomi dei mecenati che le hanno finanziate. In questo caso, la scuola ...

La leggenda dei disoccupati pigri. Quello che Keynes sapeva e che i politici non sanno. Di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 4 agosto 2020)

     

Prossimo arrivo: la Recessione Più Grande, di Paul Krugman (New York Times, 6 agosto 2020)

Il Covid-19 da solo ha provocato sinora una riduzione del PIL degli Stati Uniti stimata in circa il 10 per cento. Ma adesso a questo si deve aggiungere l'effetto che avrebbe lasciare i disoccupati americani senza i sussidi di disoccupazione potenziati che in questi mesi hanno difeso le spese per i consumi. Al momento - sono scaduti in questi giorni - i repubblicani si si rifiutano di prorogarli, e Krugman calcola che questo inciderebbe per un calo ulteriore del PIL del 5 per cento. Poi c'è il collasso finanziario di molti Stati e città, che Trump e i repubblicani si rifiutano di aiutare. In pratica, si delinea la possibilità di una recessione peggiore di quella successiva alla crisi finanziaria globale del 2008.

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