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Quello che non si conosce non può danneggiare Trump, di Paul Krugman (New York Times, 20 luglio 2020)

Adesso i collaboratori di Trump stanno cercando di nascondere i dati sul virus. Non è così sorprendente: è la loro idea della politica, che non esita dinanzi alla falsificazione organizzata. Accusavano Obama di nascondere i dati sull'economia, semplicemente perché lo consideravano un metodo ammissibile, che erano pronti ad usare. Sennonché lo stanno facendo male e tardi, quando tutti si sono già resi conto della seconda ondata della pandemia. A questo punto, fare meno test equivale e rendere impossibile la strategia della identificazione-tracciamento-isolamento dei casi di infezione. Ma tant'è: misurarsi seriamente con il virus non è mai stato nei loro programmi.

Lo Stato compromesso dell’America, di Angus Deaton (da Project Syndicate, 17 luglio 2020)

     

G20, cura te stesso Di Jeffrey D. Sachs (da Project Syndicate, 15 luglio 2020)

     

Dal prossimo disastro ci separano solo pochi giorni, di Paul Krugman (New York Times, 16 luglio 2020)

Che la gestione della pandemia negli Stati Uniti sia stata un disastro, non lo nega più nessuno. Ciononostante, almeno gli aiuti ai disoccupati - ideati dai democratici ma approvati da una maggioranza bipartisan - sono stati efficaci: sono stati concessi anche ai lavoratori precari, e per tutti c'è stata una aggiunta di 600 dollari alla settimana sui sussidi di disoccupazione. Sennonché quei benefici sono a scadenza ed i repubblicani non hanno alcuna urgenza di confermarli. Passeranno settimane se non mesi prima di farlo, nel frattempo milioni di persone finiranno in miseria. Come tutto in questa vicenda: i repubblicani sono sistematicamente in ritardo sulla curva della pandemia.

Prepararsi all’economia pandemica, di Barry Eichengreen (da Project Syndicate, 13 luglio 2020)

       

La cittadinanza è solo una rendita? Di Branko Milanovic (dal blog di Milanovic, 10 luglio 2020)

[1] L’aggettivo deriva da Karl Paul Polanyi (Vienna, 25 ottobre 1886 – Pickering, 23 aprile 1964), che è stato uno storico, antropologo, economista e per un breve periodo politico ungherese. È noto per la sua critica della società ...

L’America si è bevuta il futuro dei suoi figli, di Paul Krugman (New York Times, 13 luglio 2020)

Il sostanza, quello che è accaduto negli ultimi mesi in America è che si è deciso, in molti Stati, di precipitarsi alle riaperture, con il risultato di ritrovarsi con percentuali di infezione simili a quella della prima ondata nelle regioni del Nordest. Adesso l'unica soluzione sembrerebbe quella di ripristinare chiusure severe, che avrebbero certamente l'effetto di mantenere il sistema educativo in condizioni precarie. Ma prima lo si fa, prima si torna ad una situazione accettabile. Sennonché non è questa la mentalità dei dirigenti repubblicani, che adesso sono dediti ad accusare Anthony Fauci, l'esperto che da mesi aveva ammonito che Il Governo Federale e gli Stati stavano sbagliando.

La Cina come l’Uomo Nero dell’economia, di Dani Rodrik (da Project Syndicate, 9 luglio 2020)

[1] Un’idea e una espressione dell’Illuminismo, secondo il quale il commercio aveva la tendenza a civilizzare le persone, rendendo meno probabili comportamenti aggressivi. Montesquieu scrisse ...

Per capire il mercato azionario della pandemia, di Robert J. Shiller (da Project Syndicate, 7 luglio 2020)

     

Le illusioni letali di Donald, il Re Pazzo, di Paul Krugman (New York Times, 9 luglio 2020)

Dinanzi alla crescita dei casi accertati e delle vittime del Covid-19 - che hanno confermato esattamente gli ammonimenti degli esperti - la risposta di Trump è cercare di convincere gli americani a negare l'evidenza. L'idea che le riaperture potessero dare un vantaggio alla Amministrazione in termini di ripresa dei posti di lavoro, si dimostra anch'essa illusoria, dato che ormai gli americani sono molto più preoccupati dal virus che da tutto il resto. Un po' come essere intrappolati nel Titanic, guidato da un capitano pazzo.

L’eccezionalismo americano fa cilecca, di J. Bradford DeLong (da Project Syndicate, 6 luglio 2020)

     

Come l’America ha perso la guerra sul Covid-19, di Paul Krugman (New York Times, 6 luglio 2020)

Cronistoria della debacle americana con il Covid-19. Che è cominciata dal momento in cui Trump stesso ha chiesto su Twitter di "liberare" gli Stati americani dai blocchi e dalle misure di distanziamento. Gli Stati governati dai repubblicani furono solerti, e adesso sono quelli che registrano tassi vistosissimi di infezione. Ma perché lo si face? In sostanza perché si ridusse l'iniziativa pubblica nella pandemia ad una scommessa elettorale: si pensava do poter incassare un calo dei disoccupati, nella prospettiva delle elezioni di novembre. Adesso la pandemia dilaga ed è quasi certo che ci siano conseguenze negative anche per l'economia.

Basta con i salvataggi gratis, di Mariana Mazzuccato e Antonio Andreoni (da Project Syndicate, 25 giugno 2020)

La Florida come un paese in via di sviluppo, di Michael Spence e Chen Long (da Project Syndicate, 2 luglio 2020)

[1] Il diagramma mostra la situazione degli Stati Unito (linea gialla), della Germania (linea rossa), dell’Italia (linea verde) e della Franca (linea blu). Dall’alto in ...

Il virus di Trump si sta diffondendo e la sua economia è in stallo, di Paul Krugman (New York Times, 2 luglio 2020)

L'impennata delle infezioni da Covid che sta interessando vari Stati americani era stata completamene prevista, dagli epidemiologi, così come gli economisti avevano previsto l'illusorietà di alcuni miglioramenti della situazione occupazionale, che in questi giorni sono stati confermati dal Rapporto sull'occupazione (sono dati di due settimane fa, già smentiti dai timori che sta provocando la nuova ondata di infezioni). L'America è destinata a pagare un prezzo elevato alle illusioni di successo dei trumpiani.

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