Le prime risposte allo scoppio dell'epidemia negli Stati Uniti, ed alla crisi dell'economia che incombe, sono venute dalle iniziative della Federal Reserve e dalla proposta di legge per gli interventi urgenti approvata dalla Camera. In effetti, sembra che non ci sia alcuna alternativa ad un ruolo principale di Powell e della democratica Nancy Pelosi, rispettivamente Presidenti della Fed e della Camera dei Rappresentanti. Il punto è che non sono rimasti in circolazione consiglieri economici di una qualche competenza per i repubblicani, che ormai da anni hanno messo ai margini ogni persona competente. Può sembrare un paradosso, ma anche un economista conservatore stimato come Greg Mankiw - nel commentare la proposta di Trump di un grandioso tagli delle tasse sugli stipendi - ha dovuto consigliargli di tacere.
[1] Anthony Stephen Fauci è un immunologo statunitense di origini italiane che ha fornito contributi fondamentali nel campo della ricerca sull’AIDS e altre immunodeficienze, sia ...
[1] La Gilead Company è una società statunitense che ricerca, sviluppa e commercializza farmaci. Ha sede a Foster City, in California, ed occupa 11.000 dipendenti. ...
[1] La tabella mostra gli indici di partecipazione alle elezioni: le linee rossa continua e gialla sono relative alle elezioni presidenziali francesi e alle elezioni ...
La cronaca americana di questi giorni presenta due temi principali: perché gli USA non sono stati capaci di eseguire i test sul COVID-19 e quali misure economiche decideranno, adesso che l'illusione negazionista sta scemando, anche considerato che le misure economiche dovranno essere concordate tra Trump e la maggioranza democratica della Camera dei Rappresentanti. Il discorso di Trump di mercoledì doveva fornire indizi. Ma per adesso non ci sono segni di ravvedimento o di realismo.
[1] Gerd Gigerenzer è il Direttore del Centro Harding per l’Alfabetizzazione al Rischio con sede a Berlino (Harding è il nome dell’imprenditore britannico che finanzia ...
[1] Il dato proviene dalla associazione statunitense Feeding America.
Se si torna alla storia, ci si accorgerà che l'attuale negazionismo di Trump e dei repubblicani sul coronavirus non è affatto diverso da un analogo negazionismo che li vide impegnati nella crisi finanziaria del 2008. Negarono che ci fosse una bolla immobiliare, negarono che incombesse una crisi disastrosa e quando la crisi venne, la catalogarono come una cospirazione dei democratici. Forse oggi la differenza è che i ritardi attuali avranno probabilmente conseguenze letali: le persone si sarebbero ammalate lo stesso, ma il virus - per i ritardi nel contrastarlo - si diffonderà più rapidamente e metterà maggiormente in crisi il sistema sanitario statunitense.
[1] Questa traduzione la chiarisco meglio con la nota numero 3, relativa al termine tecnico usato nel linguaggio congressuale americano: “payfors”. Mi sembra che pensare ...
[1] In termini non tecnici una “soluzione d’angolo”, in varie scienze, è quando colui che la adotta è sia indisponibile che incapace di concepire alternative. ...
In queste ore una reazione della squadra di Sanders al suo evidente insuccesso alle primarie del Super Martedì, consiste in uno spot propagandistico che allude, assai tendenziosamente, alla sua vicinanza con Obama. In realtà, laddove Obama era gradualista, Sanders è apertamente massimalista. Il gradualismo di Obama si meritò aperte critiche dai progressisti: la dimensione modesta delle sue misure di stimolazione dell'economia, la sua 'mano leggera' nei confronti dei banchieri americani, in qualche momento la sua propensione per una politica di intese con i repubblicani. Ciononostante, realizzò risultati sostanziali, con una grande riduzione del numero dei non assicurati nella sanità e con un incremento delle tasse sui più ricchi. Il massimalismo di Sanders si gioca tutto sulla scommessa che la sua attrattività possa cambiare il paesaggio elettorale americano. Ma è proprio questo che, per cominciare, non è accaduto nelle primarie del Super Martedì, quando non c'è stata alcuna impennata di elettori giovani. Giocarsi il tutto per tutto di solito comporta il rischio di perdere tutto.